Mensa arcivescovile: (sez. 5) è il beneficio ossia il complesso patrimoniale deputato a sostenere le esigenze economiche della Diocesi. Documenti dal X secolo al 1986 quando l’Istituto viene estinto dal nuovo Codice di Diritto Canonico; vi subentra l’Ufficio Amministrativo Diocesano. Fondo solo in parte ordinato, e parzialmente inventariato nella sezione “Carte Antiche”. Contiene oltre 700 pergamene. Riproduzioni in copia su microfilm e supporto informatico.

Protocolli vescovili. (Sez. 6) Serie di 174 volumi dal 1265 al 1797 con alcune lacune, contengono buona parte della storia della Chiesa Torinese - e non solo - di quel periodo. In gran parte inesplorati, oggi in fase di indicizzazione completata fino al XVI secolo incluso www.www.diocesi.torino.it/pls/diocesitorino/v3_s2ew_consultazione.mostra_pagina?id_pagina=35562 .Riproduzioni in copia su microfilm e supporto informatico.

Tribunale Arcivescovile. (sez. 9) fondo di x metri lineari a iniziare dal primo ‘500 che documenta l’attività del tribunale ordinario del vescovo di Torino fino alla soppressione del Foro Ecclesiastico con le leggi Siccardi. Da non confondere con il Tribunale dell’Inquisizione, che era un tribunale speciale, dipendente da Roma, che si costituiva e scioglieva a seconda delle necessità locali. Il fondo è ordinato e consultabile.

Visite Pastorali. (Sez. 7.1) Il vescovo periodicamente visitava la sua Diocesi sia per esigere i tributi dovuti sia soprattutto per verificare l’operato dei suoi sacerdoti e la condizione delle chiese. Rese obbligatorie dal Concilio di Trento, erano tuttavia praticate con una certa frequenza anche nel Tre e Quattrocento, e di queste restano tracce nei protocolli vescovili. La serie archivistica delle Visite Pastorali inizia con il primo Cinquecento e prosegue fino ad oggi. Alcune sono delle pietre miliari per gli studi storici ed artistici. Della visita Peruzzi (1585 – 86) esiste un microfilm.

Relazioni sullo stato delle chiese. (Sez. 8.2) Iniziando dal 1750 l’arcivescovo Roero chiese ai parroci delle varie località di redigere una relazione sulla situazione complessiva della Parrocchia, comprendente aspetti pastorali ma anche economici e strutturali, incluso il clero presente sul territorio parrocchiale. Delle Relazioni più importanti esiste copia digitale.

Inventari dei beni delle chiese. (Sez. 8.3) Tipologia documentaria che si trova occasionalmente anche in altre serie archivistiche, esiste però un cospicuo fondo di Inventari a cominciare dal XVII secolo, redatti dai parroci su istanza del Promotore Generale della Mensa Arcivescovile. Sono interessanti soprattutto per i benefici legati ad altari o cappelle campestri anche di località minori, di cui conservano la memoria storica. Esiste un Data Base che riunisce Visite, Relazioni ed Inventari.

Provvisioni Semplici e Beneficiarie. (sez. 10) Contengono tutti gli atti amministrativi della Cancelleria arcivescovile dalla fine del ‘500 ad oggi. Tipologia documentaria molto varia, dagli incarichi ai Parroci, a provvedimenti disciplinari, alienazioni di beni, erezione di Parrocchie, ristrutturazione di edifici. Indicizzate e consultabili.

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