Centro Italia devastato

Ecco come aiutare chi è stato colpito dal sisma

 Notte di terrore nel cuore dell’Italia, dove un forte terremoto di magnitudo 6,0 ha colpito la vasta area fra Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo provocando morti e feriti. La prima scossa, violentissima, alle 3.36 del mattino ha buttato giù dal letto migliaia di persone, sentita molto forte da Rimini fino a Napoli. L’epicentro è nei pressi di Accumoli, in provincia di Rieti, Lazio, a soli 4 chilometri di profondità, un paese equidistante da Amatrice e Norcia.

Per chi vuole dare una mano concretamente, la Caritas Torino ha aperto una raccolta fondi tra i fedeli e i cittadini che vivono nella Diocesi per sostenere i primi aiuti.

IT 81 R 0329 6016 0100 0064319198
intestato Arcidiocesi di Torino – Caritas, causale terremoto centro Italia.

Al momento non raccogliamo materiale e per svolgere azioni di volontariato occorre contattare la protezione civile della Regione Piemonte, per ora servono solo mani “esperte”; troppi volontari potrebbero intasare inutilmente le operazioni di soccorso.
«Stiamo seguendo l’evolversi della situazione, le notizie sono ancora molto frammentarie, ma da quello che siamo riusciti ad apprendere gli effetti delle scosse, potenti e superficiali, sono stati molto gravi: decine le vittime già accertate, molte le case crollate. Ponti e strade interrotti rendono per di più difficili le operazioni di soccorso. Nelle prossime ore avremo un’idea più chiara e potremo avviare un piano di intervento coordinandoci con Caritas italiana e le altre Caritas diocesane.“

La Chiesa che è in Italia si raccoglie in preghiera per tutte le vittime ed esprime fraterna vicinanza alle popolazioni coinvolte in questo drammatico evento. Le diocesi, la rete delle parrocchie, degli istituti religiosi e delle aggregazioni laicali sono invitate ad alleviare le difficili condizioni in cui le persone sono costrette a vivere. A tale scopo, la Presidenza della CEI indice una colletta nazionale, da tenersi in tutte le Chiese italiane il 18 settembre 2016, in concomitanza con il 26° Congresso Eucaristico Nazionale, come frutto della carità che da esso deriva e di partecipazione di tutti ai bisogni concreti delle popolazioni colpite.

La Presidenza della CEI dispone l’immediato stanziamento di 1 milione di euro dai fondi dell’otto per mille per far fronte alle prime urgenze e ai bisogni essenziali.

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