A San Francesco sui passi di don Bosco

La parrocchia di S. Francesco d’Assisi in Venaria Reale nasce il 25 novembre 1946 con il decreto di erezione del cardinale Maurilio Fossati. In effetti la sua storia nasce molto prima, fin dal 1925, quando con la realizzazione delle Case Snia il Parroco di S. Lorenzo in Altessano decide di costruire una chiesa dedicata a S. Francesco per offrire il servizio religioso alla popolazione del Villaggio Snia. In tutti questi anni di cose ne sono successe e ci vorrebbe molto tempo per scriverle tutte. Certamente la persona che ha influito maggiormente nel costruire una comunità cristiana saldamente unita e profondamente convinta è stato il Parroco don Isidoro Tonus, arrivato nel novembre 1954 e per 38 anni guida sicura per tutti. La parrocchia S. Francesco è cambiata molto in questi quasi quaranta anni: la chiesa parrocchiale viene ampliata e terminata, si costruisce l’oratorio, il salone cinema-teatro, viene acquistata la casa per ferie di Cesana Torinese, la scuola materna della Snia e viene edificata la Chiesa Succursale.

Nel 1992 don Tonus lascia la parrocchia, perché ritiene arrivato il momento di «passare» ad altri sacerdoti più giovani il pesante compito di guidare con rinnovata energia la Comunità di S. Francesco. Subentrano quindi don Luciano Carrero, don Giuseppe Ferrero e don Alessandro Isoardi, salesiani e perciò «specializzati » nella pastorale giovanile che, con il loro ingresso, riprende un grosso impulso. Si punta ad una seria e capillare formazione spirituale con la creazione di nuovi gruppi per fasce d’età. Il servizio liturgico viene animato da una folta schiera di «ministranti» sotto la guida di don Enrico Stasi, oggi Ispettore del Piemonte. La piccola comunità religiosa viene accolta con affetto ed è pronta a spendersi in questa nuova missione.

Il lavoro non manca anche perché oltre ai 15.000 fedeli da seguire, c’è una scuola dell’Infanzia con circa 90 bambini, una chiesa succursale dedicata a Maria Regina della Pace, una casa per ferie «Villa Seminario» nel territorio di Cesana Torinese, l’Oratorio che proprio in questi ultimi anni è stato rinnovato e ampliato. L’oratorio, questo spazio dove assaporare quell’allegria tanto amata da don Bosco, una fonte dove i ragazzi e i giovani possono abbeverarsi di quella vera felicità che sgorga dall’Amore di Dio. Dal 2013 per volere dell’Arcivescovo e dell’Ispettore Salesiano, la nostra comunità religiosa è chiamata a svolgere, in stretta collaborazione con il clero diocesano, il servizio della progettazione e animazione di una pastorale giovanile di zona, comprendente undici parrocchie e altrettanti oratori. Una sfida affascinante che permette ancora una volta al nostro carisma salesiano, in questo anno bicentenario della nascita di don Bosco, di mettersi a servizio della Chiesa e della gioventù di questo territorio.

Testo tratto da «La Voce del Popolo» del 9 novembre 2014

 

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