Casa Mangrovia: orientamento e ascolto per combattere la crisi

Casa Mangrovia: orientamento e ascolto per combattere la crisi
 
Prossimità e fraternità per combattere la crisi. Sono i pilastri con cui la Caritas diocesana da 8 anni è presente sul territorio dell’Unità pastorale 14 di Barriera di Milano. «Dal 2005 al 2007 – spiega Tiziana Ciampolini, referente Caritas per lo sviluppo progettuale – la Caritas ha effettuato una ricerca su Barriera di Milano, come quartiere campione, sui cambiamenti delle povertà nel territorio con il coinvolgimento delle parrocchie e delle realtà associative». Tra il 2008 e il 2009 è stato realizzato un ulteriore ciclo di ricerca, in collaborazione con l’Università Cattolica di Milano, volto ad individuare le richieste sociali delle nuove povertà per progettare in modo adeguato ed efficace interventi. Il risultato è che nel 2009 ha preso il via il progetto «Opera Segno» per rilanciare il quartiere di Barriera attraverso il sostegno e l’accompagnamento alle famiglie maggiormente in difficoltà. Nel 2012 il progetto si è sviluppato in una rete articolata di servizi con la nascita di «Casa Mangrovia».
 
Il centro, in corso Novara 77, «vuole funzionare come una mangrovia, una pianta che mette radici e si sviluppa anche nelle situazioni più difficili, garantendo rifugio a chi è più debole o vulnerabile». «Le nuove forme di povertà – osserva la Ciampolini – sono rappresentate da famiglie che pur partendo da una condizione economica decorosa, incrociano eventi della vita che le portano ai confini delle fasce di povertà. Queste famiglie hanno però una forte difficoltà, spesso vergogna, a chiedere aiuto per la nuova condizione in cui si sono venute a trovare».
 
La struttura ospita la sede dell’Osservatorio delle Povertà e delle Risorse di Caritas. Volontari, operatori professionali, gruppi, associazioni e cooperative hanno il compito di accompagnare le persone in situazione di vulnerabilità. Si offrono dunque non solo aiuti economici, erogati attraverso voucher, ma soprattutto sostegno relazionale e sociale: si mettono a disposizione servizi utili come attività di aiuto scolastico ai figli, opportunità educative per il tempo libero dei figli nelle ore in cui i genitori lavorano o cercano lavoro, aiuti nell’accudire genitori anziani ed altri servizi.
 
È inoltre attivo il progetto dei «gruppi Soglia», ovvero gruppi famiglia parrocchiali, associazioni o singoli disponibili a farsi «soglia», ad adottare persone e famiglie in difficoltà anche attraverso il sostegno di un contributo economico offerto dalla Caritas stessa. Casa Mangrovia si occupa, inoltre, in collaborazione con l’associazione «Cisv» di Torino, del coordinamento di progetti nelle scuole pubbliche di Barriera: laboratori che trattano in modo creativo il tema dei rapporti e della socialità tra genitori, figli e insegnanti al fine di rinsaldare i legami familiari, favorire l’emergere di situazioni difficili e invisibili per costruire iniziative di aiuto e prevenzione. La struttura ospita, infine, un servizio di «counselling» attraverso il progetto «Mangrovia in ascolto», rivolto a persone colpite dalla crisi. Il progetto di «Casa Mangrovia» è finanziato dalla Caritas nazionale e diocesana tramite i fondi «Cei, otto per mille», Fondo Italia per la progettazione dell’innovazione.
Per contattare «Casa Mangrovia»: tel. 011.2475608, mail qui@mangroviainascolto.net.
Stefano DI LULLO
Testo tratto da «La Voce del Popolo» del 10 marzo 2013
 
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