Con le mamme… rinasce l’oratorio

La fede è impegno, è costruire comunità: per questo tre mamme della parrocchia di San Martino Vescovo di Buttigliera d’Asti tre anni fa hanno deciso di unirsi per far rinascere l’oratorio.
 
«Ormai da alcuni anni – spiega Cristina Doria – l’attività oratoriale della nostra parrocchia era diventata pressoché nulla. Per un buco generazionale sono mancati gli animatori e anche gli adulti avevano poco tempo da dedicarvi. Convinte dell’importanza di dare ai ragazzi un luogo di riferimento, sano e ricco di valori, io e altre due mamme abbiamo deciso di lanciarci nell’avventura e far rinascere la realtà principale dei nostri ricordi di bambine. Abbiamo deciso di partire con l’Estate Ragazzi e l’idea si è rivelata un successo, con 130 iscritti sia nel 2012 che nel 2013».
 
Con la collaborazione di una ventina di animatori e aiuto animatori si è poi deciso di aprire l’oratorio il venerdì dopo il catechismo. «Abbiamo creato l’associazione Oratorio San Giuseppe, ci siamo affiliati al circuito NoiTorino e ci siamo messe in gioco – continua Caterina – Convinte dell’importanza della collaborazione, perché da soli non si va da nessuna parte ma insieme si è una forza, lavoriamo in rete con le realtà diocesane in generale e con gli altri gruppi parrocchiali in particolare. Ad esempio ad ottobre organizziamo la castagnata con il gruppo anziani o animiamo le feste della Pro Loco del paese che, in cambio, organizza cene per i ragazzi e le loro famiglie». «Certo – sottolinea – abbiamo dovuto rinventarci. I ragazzi di oggi hanno esigenze diverse dei giovani di 20 o 30 anni fa e quindi bisogna proporre e pensare un oratorio diverso, che li incuriosisca e li stimoli».
 
Dello stesso parere è Monica Berruto, che racconta come il progetto sia nato dall’esigenza di far crescere i propri i figli in una realtà caratterizzata dall’impegno.
 
«Come ogni attività da organizzare – ammette – è faticosa e i ragazzi sono complessi, però le soddisfazioni si vedono e sono molte: dai bambini che passano a salutare a i più grandicelli che vengono a tesserarsi alla NoiTorino nonostante all’inizio fossero un po’ scettici.
 
«Avremmo bisogno di più adulti – lancia un appello – di persone pronte a prendere la responsabilità, ad impegnarsi. Centrale, a parer mio, è la presenza: ai ragazzi bisogna dare il buon esempio mettendosi al servizio dell’altro in prima persona». Molto soddisfatto è anche don Lorenzo Barbay, parroco di San Martino dal 1° settembre 2013: «il nostro oratorio oggi è una realtà viva e vivace. Bisogna ringraziare le tre mamme che hanno creduto nell’importanza di tale luogo e sono riuscite a rilanciarlo». Ora, però, servirebbero rinforzi.
Irene FAMÀ
Testo tratto da «La Voce del Popolo» del 27 aprile 2014
 
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