Domenica contro la solitudine

SAN REMIGIO – LA NUOVA «MENSA SOLIDALE» RICHIAMA IN PARROCCHIA DECINE DI PERSONE POVERE O IN CERCA DI COMPAGNIA
Domenica contro la solitudine
 
«Non chiamatela mensa dei poveri» ci esortano i volontari di San Remigio poco prima del veglione di Capodanno, «perché non solo chi è caduto in povertà viene a trascorrere la festa del 31 dicembre e le domeniche dell’anno qui in parrocchia con noi. C’è anche chi non è povero, non ha problemi economici, ma si sente solo e desidera semplicemente trascorrere qualche momento in compagnia». Meglio parlare di mensa solidale, «un termine più adatto a questa tavola imbandita davvero per tutti coloro che ne sentono il bisogno».
 
Mario Strina, 60 anni, ha lanciato lo scorso mese di novembre, con il parroco don Bartolo Perlo e una manciata di volontari, il nuovo appuntamento festivo di aggregazione e solidarietà nella parrocchia di San Remigio. È stato subito un «successo»: la prima volta hanno aderito 40 persone, quelle successive più di 60. La formula è semplice: gli abitanti del quartiere sanno che ogni domenica nei locali della parrocchia c’è la possibilità di mangiare insieme e trascorrere un pomeriggio diverso dal solito; un’alternativa alla quotidianità grigia di tante famiglie, molti anziani che vivono soli nei palazzoni popolari della vicina via Artom, persone che il proprio pomeriggio lo trascorrono spesso davanti alla televisione o a guardare il soffitto.
 
Tra una tombolata e qualche pezzo di musica, si parla, si instaurano relazioni, si prende confidenza. Vengono a galla storie domestiche, oggi spesso i problemi legati alla crisi economica, ma non solo: c’è la solitudine, le separazioni familiari… «Uno dei disagi più sentiti del territorio è proprio la solitudine – osserva Strina che è anche coordinatore della commissione Sanità e Servizi sociali della Circoscrizione 10 – Non è un caso che molti di quelli che si presentano ai nostri incontri domenicali siano persone vedove: apprezzano il fatto di poter stare in compagnia, uscendo di casa».
 
L’incontro conviviale rappresenta per molti un’occasione unica; i centri anziani gestiti dalla Circoscrizione aprono solo nei giorni feriali e solo dopo le 15. Le mattina e i week end sono i momenti più duri per chi non ha compagnia. «Dal lunedì al venerdì si trova il modo di far passare il tempo, fra la spesa e qualche commissione» assicurano due signore in attesa della festa, «ma sabato e domenica sono giorni bui!».
 
La mensa è al suo secondo mese di vita. Oltre a farsi volano di aggregazione sta raggiungendo un altro risultato: portare a San Remigio persone nuove, avvicinare anche quei «lontani» che sono sempre difficili da coinvolgere. «Alcuni volontari sono frequentatori assidui della parrocchia – conclude Strina – ma altri non lo erano affatto e si stanno spendendo con entusiasmo per questa nuova iniziativa».
Andrea CIATTAGLIA
Testo tratto da «La Voce del Popolo» del 13 gennaio 2013
 
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