Elezioni 2019: dichiarazione dell’arcivescovo di Torino e presidente della Conferenza episcopale piemontese

Lunedì 27 maggio 2019 in riferimento alla consultazione europea e regionale

«La buona partecipazione al voto (superiore al 50% nel nostro territorio) è il primo e più importante segnale che viene dalla giornata elettorale: sta ad indicare, infatti, una “voglia di democrazia” che è patrimonio fondamentale di una comunità civile.

C’è anche bisogno, ora, di “armonia istituzionale”: i partiti e gli eletti, pur dalle proprie rispettive posizioni, devono essere consapevoli del proprio impegno a lavorare a servizio di tutti, e nell’ambito di un progetto istituzionale che si avvalga dell’apporto collaborativo di ciascuno.

L’affluenza alle urne indica anche che c’è un’attesa precisa nei confronti di chi governerà le istituzioni, a Strasburgo e Bruxelles come a Torino. I candidati e i partiti hanno preso impegni, presentato programmi: da oggi comincia il tempo delle realizzazioni concrete, perché su questo – e non solo sulle contrapposizioni mediatiche spettacolari – i cittadini si aspettano risposte. Ciò è tanto più vero per l’area torinese e per il Piemonte, territori che hanno bisogno di impegnativi programmi di rilancio, sia nell’ambito dell’automotive e nel manifatturiero, sia nella creazione di opportunità di lavoro, a favore dei giovani soprattutto e sia per fare fronte alle molteplici situazioni di povertà che assillano tante famiglie e persone.

Torino, 27 maggio 2019

Mons. Cesare Nosiglia

arcivescovo di Torino e presidente della CEP»

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