Giovani e preghiera le sfide di Pecetto

«È un appuntamento molto atteso e preparato. Dai piccoli ai più grandi: tutti aspettano di incontrare il Vescovo Cesare…». Così don Marino Basso, parroco di Santa Maria della Neve a Pecetto descrive il clima con cui la sua comunità si prepara alla Visita Pastorale. Una comunità di quasi 4 mila abitanti ricca di iniziative e attiva su tutti i fronti pastorali. «Io sono parroco qui a Pecetto – prosegue – solo dagli inizi di ottobre e quindi non posso ancora dire di avere una conoscenza approfondita delle realtà, ma sin dai primi mesi mi sono trovato accolto da una comunità molto bella e preparata, dove si raccolgono oggi i frutti dei sacerdoti miei predecessori che continuano ad essere ricordati e apprezzati don Giorgio Levrino e don Gianmario Negro».

Una comunità quella di Pecetto che come le altre dell’Unità Pastorale 58 è caratterizzata da un territorio vasto e in cui la popolazione per la maggior parte del tempo gravita sui vicini centri urbani: Chieri, Torino, Carmagnola o sulle grandi aziende agricole della zona. «Di giorno – prosegue – in paese restano gli anziani e i bambini, chi lavora o i ragazzi che frequentano le superiori rientrano a casa solo la sera. Anche la domenica, soprattutto d’inverno, il paese di spopola perché molte famiglie hanno la possibilità di andare al mare o in montagna. Bisogna quindi tener conto nelle proposte e attività di questa ‘dispersione’ che però non corrisponde assolutamente a una mancanza di senso della comunità, anzi!».

Ecco dunque che la comunità si ritrova in particolare una domenica al mese per una iniziativa che secondo l’auspicio di don Marino riprende i due cardini su cui vorrebbe poggiasse sempre la comunità: la preghiera e l’annuncio. «Io sono impegnato anche in un altro ministero a Torino – aggiunge – e quindi non riesco a seguire tutto, ma sin dall’inizio del mio servizio in questa comunità ho trovato subito grande spirito collaborativo e senso di corresponsabilità, ho voluto però richiamare l’attenzione su due pilastri: preghiera e annuncio. Così ho proposto che una domenica al mese dalle 17.30 alle 21.30 ci si trovasse in chiesa, ciascuno secondo le proprie possibilità e vedo che nell’arco delle tre ore c’è davvero la partecipazione di tutti: famiglie, anziani, giovani… Tutti sanno che in quella domenica possono partecipare ai vespri, alla Messa, all’adorazione, ascoltare una meditazione per poi tornare ai propri impegni quotidiani. È sempre la preghiera la ‘cucitura’ di ogni nostra attività».

E tra le attività ecco che la parrocchia di Pecetto sta cercando di rilanciare e riorganizzare la formazione giovanile. «I giovani delle superiori – precisa – gravitano fuori del paese, ma vorremmo invece riuscire a riportare l’oratorio, la formazione al centro, strutturandola in modo che con gli anni, progressivamente si possa consolidare un gruppo attivo e protagonista delle attività». Giovani, senza dimenticare gli anziani. «Abbiamo sul territorio tante case di riposo, ma ci sono anche tanti anziani ancora molto attivi nella comunità e soprattutto nelle numerose associazioni laiche di volontariato che vivificano il territorio. Associazioni con cui c’è una positiva collaborazione così come quella instaurata, ancora sul fronte giovanile, con il Sermig che sta risistemando l’Eremo». Tutte realtà che il Vescovo incontrerà durante la visita e che attendono da mons. Nosiglia parole di incoraggiamento e di stimolo pastorale «Soprattutto i più piccoli – conclude – che non hanno mai visto il Vescovo sono curiosi di incontrarlo e tutti speriamo, e per questo abbiamo pregato in questi mesi, che questa visita possa essere occasione di rilancio per i tanti fronti su cui la comunità è attiva».

Federica BELLO

Testo tratto da «La Voce del Popolo» del 1° febbraio 2015

 

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