Il messaggio di fine anno dell’Arcivescovo

Bilancio positivo, ma restano problemi aperti

 
Nel messaggio di fine anno, pronunciato il 31 dicembre all’interno del Te Deum alla Consolata, l’Arcivescovo ha ringraziato per l’accoglienza ricevuta in questo suo primo mese di ministero in città e ha espresso gratitudine per l’Ostensione della Sindone e l’ordinazione di cinque nuovi diaconi permanenti anche se, ha aggiunto, «resta decisivo per la nostra Chiesa il problema delle vocazioni al sacerdozio».
 
Monsignor Nosiglia ha quindi ricordato le emergenze che «rappresentano la preoccupazione di tanti pastori e fedeli della nostra Diocesi»: la famiglia, «oggetto di una sfida culturale e sociale che ne mina alle fondamenta la stessa realtà istituzionale, oltre che umana e religiosa»; il lavoro, che desta preoccupazione tra aziende e lavoratori, nonostante la positività dell’accordo su Mirafiori; i giovani, sui quali si «rovesciano oggi tanti messaggi contradditori, che li disorientano»; i poveri e «le crescenti situazioni di povertà e di emarginazione sociale, che stanno estendendosi anche nel nostro territorio».
 
In allegato il testo integrale dell’omelia.
 

 

condividi su