Lieto fine per lo stabilimento Embraco di Riva presso Chieri: dichiarazione dell’Arcivescovo

L’augurio e la preghiera di mons. Nosiglia per un'analoga soluzione di altre situazioni di crisi

Di seguito la dichiarazione dell’Arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia, in seguito alla risoluzione della vicenda dello stabilimento Embraco a Riva presso Chieri mercoledì 27 giugno 2018:

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La Chiesa di Torino apprende con gioia la risoluzione positiva della nota vicenda Embraco, dove verrà garantita la continuità occupazionale degli attuali 417 lavoratori. Interpellato direttamente dai lavoratori fin dall’inizio di questa crisi aziendale, avevo auspicato anche attraverso la veglia di preghiera organizzata nel chierese, che si avviasse un processo di dialogo tra istituzioni, parti sociali e impresa affinché il territorio non perdesse un’importante realtà industriale.

Ci auguriamo che questa modalità di lavoro sia una procedura che orienti a risolvere positivamente altre crisi aziendali che in questi mesi sono emerse e che abbiamo monitorato con attenzione. In particolar modo ricordo le vicende della Comital e quella di Italionline, per le quali la nostra preghiera, vicinanza e solidarietà, per i lavoratori e le loro famiglie, continuano a non mancare.

Il lavoro per tutti, come ci ricorda spesso papa Francesco, è un diritto fondamentale che garantisce il rispetto della dignità e della giustizia dovuti ad ogni persona, per cui va promosso e salvaguardato prima di tutto sia nelle scelte economiche e industriali che politiche e sociali. Accogliere notizie positive dal mondo del lavoro a favore del territorio è compito di una comunità cristiana attenta a valorizzare ciò che di buono imprese e lavoratori riescono a costruire per continuare quell’opera di edificazione costante del bene comune nel territorio torinese.

Mons. Cesare Nosiglia

Arcivescovo di Torino

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