L’Unità dei giovani

NON SOLO PARROCCHIA – CRESCE LA COLLABORAZIONE FRA COMUNITÀ DI MIRAFIORI SUD
L’Unità dei giovani
Il moderatore don Fassio: «puntiamo a percorsi condivisi, che escano dai recinti particolari»
 
La parola d’ordine è: insieme. E anche: attività comuni, incontri, esperienze condivise. I percorsi di crescita ed educazione dei giovani dell’Unità Pastorale Mirafiori Sud non sono solo un fatto legato alle singole parrocchie, ma un cammino comunitario, interparrocchiale, con molti momenti di condivisione, dalle attività mensili dei gruppi giovani, che si ritrovano a turno in una parrocchia diversa, ai campi estivi nelle case alpine di Soucheres-Basses, San Michele di Praz e Viù, alle feste di Pasqua, Natale e Carnevale, organizzate in collaborazione fra le diverse comunità.
 
«Il motivo della collaborazione non è tanto la carenza di giovani, che anzi partecipano in buon numero alle iniziative – spiega il moderatore dell’Unità 20 don Corrado Fassio –, quanto la volontà di realizzare percorsi condivisi, che escano dal recinto della parrocchia ed abbraccino un territorio più ampio». Una collaborazione resa più facile dal fatto che tre delle cinque realtà parrocchiali giovanili – Beati Parroci, Santi Apostoli e San Barnaba – sono animate da educatori della cooperativa Educatori di Territorio.
 
Ai Beati Parroci i gruppi giovani divisi per fasce d’età hanno preso nuovo slancio da qualche anno, grazie proprio all’organizzazione di attività di Unità Pastorale e alla presenza di educatori professionisti. L’oratorio, in settimana e al sabato, accoglie una ventina bambini e ragazzi delle scuole primaria e secondaria, mentre venticinque ragazzi che frequentano le scuole superiori sono avviati sul percorso di formazione all’animazione rivolto in particolare all’organizzazione dell’Estate ragazzi. «Per loro ci sono ritiri e campi estivi fuori regione, gli ultimi ad Assisi e nella cascina di Libera a Castagneto Po: un esperimento riuscito che ha rafforzato i legami» assicurano gli educatori.
 
Del gruppo universitari e lavoratori fanno parte giovani tra i 18 e i 35 anni che si ritrovano periodicamente in parrocchia. Per i giovani che in famiglia vivono situazioni di difficoltà, presso la parrocchia è anche aperto un centro diurno che accoglie una decina di giovani.
 
Le porte sono aperte a tutti i ragazzi, anche a chi non frequenta la parrocchia, all’oratorio dei Santi Apostoli, dove venti animatori danno impulso alle attività dei gruppi parrocchiali insieme al collaboratore parrocchiale don Alessandro Giraudo.
 
Nella parrocchia di San Barnaba il gruppo giovani sopra i 19 anni non esiste. «Negli anni scorsi molti giovani si sono allontanati dalla parrocchia – spiega l’educatrice Barbara Celia – Ora stiamo cercando di invertire la tendenza, lavorando in particolare con i ragazzi della fascia d’età tra i 15 e i 18 anni». Gli animatori, una ventina, sono invitati dalla parrocchia a partecipare ad attività al di fuori dell’oratorio: le ultime due sono state la veglia di Natale con i senza fissa dimora della città e la Messa di Natale in carcere. «La voglia di ritrovarsi e di fare esperienze di vita insieme è forte», spiegano gli animatori. Prova ne è la partecipazione assidua, dal 2011, al percorso delle settimane comunitarie della diocesi al Seminario minore.
 
Nelle altre parrocchie dell’Unità Pastorale, San Remigio e San Luca, sono presenti gruppi di giovani che partecipano attivamente alla vita della comunità: giovani che hanno creato gruppi di formazione e animazione per fasce d’età che si trovano con i loro coetanei dell’Unità Pastorale per incontri e percorsi di formazione. In particolare, nella parrocchia di via Negarville (San Luca) l’oratorio rimane aperto in settimana dalle 15.30 alle 18 ed è sia centro ricreativo, frequentato da una quarantina di ragazzi, sia sede delle attività di accompagnamento scolastico in collaborazione con l’Istituto comprensivo Salvemini. Venticinque studenti della scuola primaria e una decina della secondaria vengono aiutati nello svolgimento dei compiti a casa dagli animatori universitari.
 
«Gli stessi animatori organizzano anche altre attività – spiega il responsabile Marco Marzano – Tornei, corsi di danza e di giochi di carte che vanno per la maggiore tra i giovanissimi». I numerosi gruppi giovani animati da Guido Tallone, già sindaco di Rivoli, oltre a ritrovarsi tutto l’anno, organizzano l’Estate ragazzi rivolta a 150 bambini e ragazzi. Per la prima volta nel 2012, l’iniziativa è stata aperta anche ai giovani di prima e seconda superiore, «orfani» delle iniziative estive promosse da Comune e Circoscrizione, ridimensionate per carenza di fondi.
Andrea CIATTAGLIA
Testo tratto da «La Voce del Popolo» del 13 gennaio 2013
 
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