Nuovo Consiglio presbiterale: prima seduta su partecipazione, formazione, dialogo

Il 7 febbraio 2018 delineati obiettivi e “stile”; nominata la Segreteria

Il 7 febbraio 2018, a Villa Lascaris in Pianezza, si è svolto il primo incontro del XIII Consiglio Presbiterale diocesano, eletto dal clero della nostra diocesi nel mese di novembre e dicembre dell’anno appena passato.

Nella sua prolusione l’Arcivescovo ha ricordato che il Consiglio Presbiterale «ha il compito di coadiuvare il Vescovo nel governo della Diocesi e nell’individuare le vie più appropriate e sicure per lo svolgimento del suo ministero, in particolare guardando a coloro che del Vescovo sono i primi e indispensabili collaboratori: i sacerdoti». L’obiettivo del lavorare insieme del consiglio «è un sentire cum episcopo e un promuovere la comunione e unità nel presbiterio, valore incommensurabile e decisivo per dare efficacia e fecondità al ministero dei presbiteri nei vari campi dell’azione pastorale».

L’Arcivescovo ha poi sottolineato che l’accoglienza degli argomenti trattati coinvolge non solo i presbiteri e i fedeli, ma anche lo stesso Vescovo insieme ai suoi collaboratori che «usufruiscono di quanto il Consiglio Presbiterale decide, per agire poi di conseguenza in vista di un servizio alla comunione presbiterale che dia forza e vigore alla vita e alla missione spirituale, ecclesiale e pastorale del ministero».

L’Arcivescovo ha poi chiesto a tutto il Consiglio di concretizzare il proprio compito attraverso una partecipazione attiva e convinta agli incontri previsti, attraverso un impegno comune per maturare un clima di fraternità e amicizia, sereno e costruttivo, aperto all’ascolto e al dialogo, rispettoso degli altri, sempre positivo e aperto alla speranza. Ha quindi ricordato come l’ordine del giorno dovrà essere determinato sia dal Vescovo che da tutti i membri del Consiglio ai quali ha chiesto di farsi portavoce dei confratelli perché sempre le proposte siano specchio della realtà e del vissuto della nostra Chiesa. Infine ha ricordato come la preparazione dell’assemblea del clero sia «uno dei momenti più importanti del nostro lavoro».

In conclusione ha ricordato la positività e fruttuosità con cui lui stesso ha vissuto i precedenti Consigli Presbiterali. Dopo la prolusione dell’Arcivescovo, don Claudio Baima Rughet, ha letto a nome della segreteria del precedente Consiglio una sintesi del lavoro svolto nelle 20 sessioni del XII consiglio presbiterale che si è visto impegnato su molti fronti e temi in particolare su quello del riassetto della diocesi. Si è aperta poi la discussione nella è stato richiesto a membri di indicare temi e argomenti per il consiglio così come suggerimenti per rendere gli incontri sempre più esperienza di fraternità e condivisione.

I 20 interventi successivi hanno evidenziato molte tematiche in particolare quella di riprendere la riflessione sul riassetto diocesano per delineare sempre meglio un progetto condiviso, dei criteri orientativi. Molti interventi hanno invitato a riflettere profondamente sulla vita del clero, su come, a fronte dell’invecchiamento e del calo numerico, rimanga comunque urgente il tema della formazione, dell’accompagnamento, del sostegno e della fraternità fra il clero. Altri interventi hanno poi sottolineato la necessità di tenere vivo lo spirito missionario nel senso di passione per l’evangelizzazione e di impegno per la trasmissione della fede alle nuove generazioni.

Ricchi sono stati anche gli interventi circa le modalità di lavoro e il clima da costruire nel Consiglio. Si è sottolineata la necessità di rendere sempre più ampio il confronto all’interno del Consiglio, di sentirsi parte di un reale processo decisionale, di potersi parlare con verità e franchezza al di là di possibili divisioni e diversità di prospettive. Un tema aperto è quello del rapporto con il Consiglio pastorale diocesano e di come anche tenere un canale comunicativo efficacie fra il consiglio e «la base».

A conclusione del dibattito il Vescovo ha espresso la sua soddisfazione per il livello alto e fraterno del confronto, ha quindi invitato la Segreteria del consiglio a raccogliere accuratamente tutti i contributi per delineare un «filo rosso» che possa indirizzare e dare unità al cammino del XIII consiglio presbiterale.

Il consiglio ha poi proceduto all’elezione dei membri della segreteria del consiglio (don Paolo Resegotti, don Dario Monticone, don Geppe Coha e don Michele Roselli) e ai rappresentanti presso la consulta presbiterale regionale (don Lorenzo Sibona, don Ferruccio Ceragioli, don Alessandro Marino, don Roberto Gottardo).

Infine ha approvato all’unanimità l’accorpamento di alcune parrocchie. Il consiglio si è aggiornato al prossimo incontro che, da calendario diocesano, sarà il 16 maggio.

don Marco PRASTARO

(testo tratto da «La Voce E il Tempo» del 18 febbraio 2018)

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