Ottobre missionario: ultimo incontro

Quattro giovedì di riflessione in Santa Rita a Torino

«Lo spirito tipicamente africano di condivisione e fratellanza è ciò che più mi è rimasto impresso nel viaggio missionario in Tanzania». Le parole di Luca, 18 anni, del gruppo giovani delle parrocchie di Carmagnola, hanno aperto l’annuale Assemblea missionaria che si è tenuta sabato 23 settembre 2017 all’Istituto Missioni della Consolata in via Cialdini a Torino. Luca, insieme ad altri otto giovani di Carmagnola, Savigliano, Bra, Avigliana e Barge, ad agosto ha vissuto un’esperienza, coordinata dall’Ufficio missionario, in Tanzania dove opera padre Godfrey Msumange, superiore provinciale dei missionari della Consolata nel suo paese, che dal 2013 al 2016 guidò come parroco la comunità Maria Speranza Nostra in Barriera di Milano a Torino. Uno «start up» per le realtà missionarie in preparazione alla Giornata missionaria mondiale che si è celebrata domenica 22 ottobre 2017 sul tema «La messe è molta».

«Lo sguardo sulla quantità della messe e sulla sua qualità è di una semplicità e di una quotidianità che spiazzano», ha sottolineato don Alessio Toniolo, direttore designato dell’Ufficio missionario della diocesi che succede a don Marco Prastaro, «semplice, perché lo sguardo dovrebbe essere senza filtri per vedere chiaramente; quotidiano, perché non esiste momento o luogo dove non sia possibile vedere questa messe, nella sua estensione e nella sua bellezza». Ed ecco l’invito di don Toniolo a «guardare» in particolare ai giovani, messe abbondante, futuro e attenzione della Chiesa universale nel cammino del Sinodo dei Vescovi sui giovani che si terrà nell’ottobre 2018.

La teologa Laura Verrani commentando il brano di Vangelo di Giovanni 4, 1-54 ha messo in evidenza le parole con cui Gesù invita i discepoli ad «alzare gli occhi e guardare i campi che già biondeggiano per la mietitura». «Un’azione fondamentale», ha sottolineato, «prima di intraprendere una qualsiasi attività pastorale». Ed ecco allora il programma che si apre per i gruppi missionari con il nuovo anno che vuole focalizzare l’attenzione sulla «messe abbondante» più che sugli operai che sono pochi.

Centrale, infine, la testimonianza di Davide Lucchetta, 23 anni, della parrocchia di Valle Sauglio (Trofarello) che la scorsa estate ha partecipato, insieme a giovani di tutta Italia, ad un campo di servizio presso il centro di seconda accoglienza per minori a Canicattini Bagni (Sr) in Sicilia. «‘Persone’. È questa una delle parole che ci dimentichiamo di usare quando trattiamo del delicato tema dell’immigrazione», ha condiviso il giovane, «immigrati, clandestini, profughi, richiedenti asilo, irregolari, extracomunitari, rifugiati, tutte categorie che, anche in maniera errata, utilizziamo per definirli ed etichettarli, dimenticandoci di ciò che sono prima di essere tutto ciò: ‘persone’».

Sul tema della Giornata missionaria mondiale, «La messe è molta (Mt 9, 37)», erano incentrati i tradizionali giovedì dell’Ottobre missionario che si sono tenuti il 5, il 12, il 19 e il 26 ottobre dalle 20.45 alle 22.30 presso il teatro della parrocchia Santa Rita a Torino (via Vernazza 26). Si è iniziato il 5 ottobre con Guillermo Leon Escobar Herran, ambasciatore della repubblica di Colombia presso la Santa Sede che interverrà sul tema «Germogli di… riconciliazione»; è seguito il 12 l’incontro con mons. Ibrahim Isaac Sidrak, patriarca della Chiesa copta cattolica d’Egitto per «Germogli di… incontro». Il 19 ottobre sono intervenuti suor Lidia Sordo fma e padre Pietro Pagliarini ofm, missionari rientrati rispettivamente da Tunisia e Marocco per la serata «Germogli di … dialogo». Ha concluso il ciclo il 26 ottobre padre Giulio Albanese, missionario comboniano su «Germogli di… giustizia».

Per informazioni e approfondimenti: www.www.diocesi.torino.it/missioni

Stefano DI LULLO (stefano.dilullo@vocetempo.it)
(testo tratto da «La Voce E il Tempo» del 1° ottobre 2017)

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