Sinodo in Diocesi/15: Al Redentore finita la settimana sinodale, i lavori passano al Consiglio Pastorale

Prima parte conclusa domenica 10 aprile 2022 nella parrocchia di Mirafiori Nord

Domenica 10 aprile 2022: tappa importante per il cammino sinodale della parrocchia Gesù Redentore a Mirafiori Nord, guidata da don Alberto Savoldi. Un cammino pensato e articolato, con un coinvolgimento che è partito dal Consiglio Pastorale Parrocchiale e che è sfociato nella costituzione di una équipe sinodale che ha seguito tutte le fasi e che ha raccolto le sintesi, nella formazione di una quindicina di animatori di gruppi sinodali, in una intera settimana di consultazioni (16 gruppi dal 13 al 19 marzo con la partecipazione di oltre 150 persone), su più fasce orarie, e ora – il 10 aprile – in una «restituzione » da parte degli animatori al Consiglio Pastorale stesso e all’équipe in modo che quanto emerso – stimoli, proposte e riflessioni – possano diventare traccia di lavoro per il futuro, e per far sì che anche gli stessi animatori, coinvolti nella gestione dei gruppi, potessero esprimere il proprio contributo personale sull’esperienza del «camminare insieme» e dell’ascolto.

Un lavoro corposo dunque, che, come testimoniato a più voci nel corso dell’incontro, ha rivelato la voglia di confronto e di conoscersi maggiormente all’interno della comunità, di creare altre occasioni, di cogliere il valore dell’intergenerazionalità e la necessità di formazione e di relazioni che colmino il senso di solitudine e di isolamento in cui si vive nella società attuale. Una pima sfida affrontata dall’équipe è stata quella di «adattare» al contesto parrocchiale e del territorio i quesiti sinodali. «Ne abbiamo scelti 9», spiegano dalla stessa équipe Angela, Loredana e Antonella, «secondo la duplice dimensione della vita intra-parrocchiale e dell’apertura all’esterno: la vita parrocchiale come vita sinodale; il momento celebrativo-liturgico; la formazione della coscienza cristiana e sinodalità; la Terza età all’interno della comunità; compagni di viaggio; parrocchia e territorio; la comunità cristiana e il bisogno di integrazione degli immigrati; cattolici e società civile; giovani, la cultura giovanile e la comunità cristiana. Nove ambiti dai quali è emerso anzitutto un grande entusiasmo per il fatto che gli incontri siano stati organizzati, luoghi in cui potersi incontrare, raccontare, parlare: sono azioni diventate abbastanza desuete nella vita ecclesiale e nella vita in genere, dove la comunicazione è spesso passiva e la partecipazione comune alla crescita della vita è ridotta al minimo».

«È piaciuto», hanno proseguito, «il fatto di poter parlare in libertà su temi specifici, che riguardano la vita ecclesiale e la vita sociale. In tal senso è emerso l’auspicio che si possa continuare con questo stile, e che l’atteggiamento della Chiesa in genere possa essere meno magisteriale e più aperto a far vivere percorsi di crescita partecipativi». Anche l’incontro del 10 aprile, raccogliendo lo stile sinodale del radicamento nella preghiera di ogni momento di condivisione, è stato preceduto da un tempo di ascolto della Parola e di riflessione in chiesa, per attingere anche nella riflessione post-consultazioni al modello offerto dal popolo di Israele e degli apostoli: «inviati con apertura di fronte a ciò che non è conosciuto e animati sempre dall’entusiasmo della missione».

Ecco dunque che l’appuntamento del 10 aprile per la comunità del Redentore è stato un passaggio di consegne al Consiglio Pastorale, non per chiudere un capitolo di vita comunitaria, ma per aprirne di nuovi, con la consapevolezza che, come emerso nei gruppi, «la Chiesa viene vista come capace di generare esperienze di significato di cui tutti si sentono molto bisognosi e, in tal senso, riscontra ancora molta fiducia: da parte di tutti c’è molta attesa sul prosieguo di questo approccio».

Federica BELLO su «La Voce E il Tempo» del 17 aprile 2022

 

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