Terzo anno per «Catartico»

Quattro spettacoli teatrali alternati a quattro catechesi nella parrocchia Madonna di Campagna

È giunto ormai al terzo anno il progetto Catartico (Catechesi in Arte Iconica), nato all’interno della comunità cappuccina di Madonna di Campagna e coordinato dall’associazione culturale Midrash. La stagione si compone di quattro spettacoli teatrali che si alternano a quattro catechesi nella parrocchia Madonna di Campagna. Ma in cosa consiste questo progetto?

«È un format catechetico che ha come obiettivo quello di condurre ad una vera e propria esperienza intima con Dio» spiega fra Marco Costa, ideatore del progetto. Per questo motivo è aperto ad un pubblico vasto ed eterogeneo, perché in grado di parlare sia ai giovani che agli adulti. Il sottotitolo «Rinascere dall’alto» diventa quindi un’esortazione a percorrere le strade della vita senza trascurare la parte spirituale: un percorso «catartico» perché attraverso il connubio arte e spirito, si possa costruire un viaggio di «catarsi» per uno stile di vita buono.

La linea guida di questa stagione sarà «ICHTHUS» (pesce): un messaggio che vuole riportarci ai primi cristiani e ricordarci che per «non abboccare» ai tanti falsi ami che la vita ci lancia dobbiamo avere il coraggio di andare «controcorrente» perché solo i pesci morti, ovvero una umanità passiva, non possono contrastare la corrente.

Dopo aver ospitato al Teatro Cardinal Massaia nelle edizioni precedenti alcuni spettacoli di grande interesse quali «Nel mare ci sono i coccodrilli. La vera storia di Enaiatollah Akbari» con Christian di Domenico, piuttosto che commedie dal sapore agrodolce quali «Manalive. Uomovivo» di Chesterton a cura di Giampiero Pizzol, l’attuale stagione è già entrata nel pieno delle sue attività con lo spettacolo «Mio fratello rincorre i dinosauri », uno spettacolo sulla disabilità, di Giacomo Mazzariol.

Per maggiori informazioni sugli appuntamenti o sul progetto catartico consultare i siti www.associazionemidrash.it oppure www.madonnadicampagna.com.

(Testo tratto da «La Voce E il Tempo» del 24 dicembre 2017)

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