Invecchiamento attivo: ricerca Unitre Torino

venerdì 7 Dicembre

Venerdì 7 dicembre 2018 ore 16, nell’Aula magna del Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi – via Accademia Albertina, 13 – Torino, viene presentata la ricerca sull’invecchiamento attivo condotta fra un migliaio di iscritti e non iscritti all’Università della Terza età.

Le persone anziane che mantengono in attività la mente e gli interessi hanno una visione molto meno pessimistica della vecchiaia. Il dato emerge evidente da una ricerca che l’Università della Terza età di Torino ha condotto nello scorso Anna Accademico. Sono stati distribuiti 3.000 questionari agli iscritti all’ Unitre (ne sono stati restituiti compilati 895) e sono state condotte interviste ad anziani avvicinati nei giardini pubblici o in case di riposo.

 

I lavori sono aperti dalla Direttrice dei corsi Unitre, prof.ssa Lucia Cellino. Intervengono la presidente di Unitre, Andrea dalla Chiara, la presidente della Consulta Femminile Regionale del Piemonte, Cinzia Pecchio, e Giuseppe Ardito, coordinatore della ricerca “Università della Terza età e Ben-Essere”. I dati della ricerca saranno presentati da Paolo Gorio, tirocinante universitario. Sara Palermo, Dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino, e Raffaella Ferrero Camoletto, Dipartimento Culture, Politiche e Società, parleranno di “Invecchiamento attivo e suoi aspetti psicologici”.

 

Il tema indagato è di grande importanza sociale se si pensa che il 22% della popolazione italiana è costituito dagli over 65 e in base agli ultimi dati Istat ci sono 157,7 anziani ogni 100 giovani. Il campione che ha risposto al questionario è composto per il 47% da persone fra i 65 e i 74 anni, per il 27,3% con più di 75 anni e per il 25,7% con meno di 64 anni. Nell’ 82,6% dei casi si tratta di diplomati o laureati.

 

Il questionario si componeva di 35 domande e aveva 2 obiettivi, uno interno (ad esempio è stato chiesto: perché ti iscrivi all’Unitre?) e uno esterno: per confrontare la percezione dell’invecchiamento tra gli iscritti e i non iscritti. In questo secondo caso più dell’83% delle persone che non frequentano l’Unitre ha definito l’invecchiamento come decadimento fisico e mentale. Percentuale che invece cala sensibilmente (intorno al 72%) fra quanti sono iscritti ai corsi dell’Unitre.

 

Anche riguardo agli stereotipi sull’ anziano le differenze dei due gruppi sono in alcuni casi marcate: l’80% del gruppo dei non iscritti a Unitre associa l’anziano allo stereotipo di persona “smemorata”, contro solo il 33% circa del secondo; anziano e sinonimo di “passivo” per il 66% del primo gruppo, percentuale che cala intorno al 30% fra chi frequenta l’ Unitre. Differenze analoghe per altre due definizioni: “malattia (53,5% contro 35% circa) ed “emarginazione” (43% contro 25% circa).

07/12/2018 16:00
07/12/2018 18:00
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