Puoi legarti all’Ufficio Missionario Diocesano di Torino ed ai valori che rappresenta e testimonia, attraverso un contributo, piccolo o grande che sia, espresso con il testamento. E' un atto di responsabilità, un gesto d'amore che si proietta nel futuro.

Sono diversi i benefattori che, negli anni, hanno deciso – salvaguardando i diritti dei propri eredi - di sostenere l'attività dell'Ufficio Missionario Diocesano destinando ad esso, con testamento, una parte dei propri beni.

Che cosa lasciare

Con un testamento puoi donare somme di denaro, valori finanziari, beni mobili o immobili. Nel momento in cui decidi di fare testamento contatta l'Ufficio (Tel. 011.51.56.374 o animiss@diocesi.to.it) per accertare la disponibilità a ricevere i beni che si intendono destinare.

Tipi di testamento:

Pubblico: per la redazione di un testamento pubblico occorre rivolgersi obbligatoriamente al Notaio in presenza di due testimoni.

Olografo: puoi scrivere un testamento interamente di tuo pugno (non a macchina o al computer); deve contenere la data (giorno, mese e anno) e la firma (nome e cognome). Per evitare smarrimenti o sottrazioni, è fondamentale redigerlo in due copie originali e depositarne una presso un notaio, che si consiglia di consultare per assicurarsi che il testamento rispetti tutte le disposizioni di legge e non presenti vizi di forma.

Indicazioni:

In un testamento l'Arcidiocesi di Torino per la Pastorale missionaria e cooperazione tra le Chiese (già UFFICIO MISSIONARIO DIOCESANO) può essere:

1. destinataria di una disposizione a titolo particolare (LEGATO) ovvero "per le opere missionarie nel mondo" oppure indicando una specifica finalità (malati di lebbra, bambini, catechisti, fidei donum, malati, orfani, scolarizzazione dei ragazzi, attività di formazione e animazione missionaria…)

2. nominata EREDE universale o parziale

I diritti degli eredi legittimari sono rispettati in base alle disposizioni di legge.

Modifiche e revoche

Il testamento può essere modificato o revocato in qualsiasi momento. E' considerato valido il testamento più recente.

Se si intende modificare il testamento radicalmente è opportuno scrivere "revoco ogni mia precedente disposizione testamentaria" se invece si intende modificare il testamento marginalmente si deve scrivere "ad integrazione (o parziale modifica) di quanto da me disposto in data". Le modifiche vanno scritte di proprio pugno, datate e firmate.

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