Cari amici un saluto caro e fin d'ora un grande grazie.
Da quando sono stato eletto Vescovo della Diocesi di Zé Doca e soprattutto durante il tempo della
Consacrazione con la venuta del Cardinale, di cinque Sacerdoti di Torino e diversi amici e parenti, sovente mi si chiedeva quali fossero le principali difficoltá che prevedevo di dover affrontare nel mio nuovo servizio alla Chiesa.
Rispondevo: quelle di ogni Diocesi, cioé:
·          Rinforzare l'organizzazione delle varie pastorali;
·          Provvedere al loro funzionamento affinché si realizzi il progetto di Cristo - che é anche il progetto della CNBB (Conferência Nacional dos Bispos do Brasil) e, penso, di ogni Chiesa – e cioé "evangelizzare, con nuovo ardore missionario, testimoniando Gesú Cristo, in comunione fraterna, alla luce della evangelica opzione dei poveri, per formare il popolo di Dio e partecipare della costruzione di uma societá giusta e solidaria, a servizio della vita e della speranza nelle differente culture, in cammino verso il Regno Definitivo" (CNBB).
·          Nel Piano Diocesano di Zé Doca, per tre anni, insistiremo e investiremo su tre prioritá:
  1. Formazione integrale del laicato, del presbiterio e della vita consacrata dentro della visione ecclesiologica delle Comunitá Ecclesiali di Base (CEBs);
  2. Impegno politico-sociale in vista della costruzione di una societá giusta e solidale;
  3. Rivitalizzare le Comunitá Ecclesiali di Base (CEBs).
 Per questo (Formazione), il Seminario Minore e Maggiore sono prioritá per noi: manchiamo ancora di Sacerdoti e li vorremmo "di qualitá".
Qualcuno insisteva per sapere della situazione finanziaria della mia Diocesi. Rispondevo:
Siamo nello Stato piú povero del Brasile (lo dice l'IBGE - Instituto Brasileiro de Geografia e
Estatística-);
In questo Stato l'IDH (Índice de Desenvolvimento Humano) medio é il piú basso del Brasile: su cento persone, 68 vivono al di sotto della línea di povertá ( un dollaro al giorno):
Secondo l'IBGE, tra gli oltre 5000 Comuni del Brasile, cinque Comuni del Maranhão sono agli ultimi posti e all'ultimo posto in modo assoluto vi é un Comune della Diocesi di Zé Doca: Centro do Guilherme. Qui, su cento persone, 95 vivono al di sotto della línea di povertá; L'economia é ancora di sussistenza; mancano posti di lavoro; vi é molta corruzione a tutti i livelli;
Senza parlare del problema della Salute (Ospedali, medici e medicine), del problema dell'analfabetismo (siamo ancora al 40-50%); delle strade letteralmente impercorribili per molti chilometri...e altri come prostituzione, violenza, schiavitù bianca, bambini al lavoro...
Ma, per la Diocesi di Zé Doca, il problema economico più grave - e questo é generale per tutte le Diocesi, a sentire e convivere con i Vescovi del Maranhão, quando fui Secretário executivo per tre anni e mezzo, - é la manutenzione del Seminário, soprattutto il Maggiore.
Evidentemente parlo dei seminaristi, le cui famiglie non possono collaborare in nessun
modo. Ma mi pare bello, e lo voglio far conoscere, come ogni Parrocchia, ciascuna durante un mese, si impegna a raccogliere cibo a lunga scadenza per sostenere i Seminari. Questo aiuta parecchio.
Il problema della manutenzione del Seminario lo sto vivendo e constatando molto più ora che ho mani in pasta.
Unisco la previsione mensile del Seminário Maggiore e di quello Minore.
 

Per offerte a sostegno del progetto : Ufficio Missionario Diocesano - con causale "Seminari Diocesani di Ze' Doca - Mons.Carlo Ellena"

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