Direttore: don Fabrizio Fassino - Recapiti: ufficio in Curia: martedì dalle 10 alle 12 (su appuntamento) Tel. 011/51.56.345  pastoralesport@diocesi.torino.it - sede operativa: parrocchia Immacolata Lingotto - (merc. e ven. su appuntamento) - Tel. 011/31.71.351 - parr.immacolata.lingotto@diocesi.torino.it
 
Il Progetto «Due allenamenti ed una partita (vedi Nota 1). Progetto per una pastorale dello Sport (vedi Nota 2)» è stato presentato da don Fabrizio Fassino, direttore ufficio diocesano per la pastorale dello sport ed approvato dall'arcivescovo mons.Cesare Nosiglia nell’ottobre 2012. Di seguito tutti i dettagli del Progetto.
 
FINALITA'
L'UFFICIO PER LA PASTORALE DELLO SPORT VUOLE ESSERE UN OSSERVATORIO INTERATTIVO CON LE SOCIETA' SPORTIVE COLLEGATE ALL'ARCIDIOCESI DI TORINO PER SVILUPPARE UNA PASTORALE DELLO SPORT ISPIRATA AI CONTENUTI DEL PIANO PASTORALE DIOCESANO E DEGLI ORIENTAMENTI PASTORALI DELLA CEI 2010-2020 (Educare alla vita buona del Vangelo), ADATTA ALLA SITUAZIONE E RICHIESTE DELLE SOCIETA' SPORTIVE ED IN COSTRUTTIVO DIALOGO CON UFFICI PASTORALI DIOCESANI, ISTITUZIONI, FEDERAZIONI, ENTI DI PROMOZIONE SPORTIVA ED ASSOCIAZIONI SPORTIVE.
 
OBIETTIVI
1. Censimento-ricerca delle società sportive collegate all'arcidiocesi di Torino.
(aggiornamento censimento del 2000).(vedi Nota 3) (coordina la sociologa dr.ssa Silvana Bottignole)
2. Individuare risorse e problemi delle società sportive.(vedi Nota 4)
3. Sviluppare tematiche utili per la formazione delle figure educative primarie (dirigenti ed allenatori) al fine di organizzare eventi (convegni, manifestazioni) interessanti e pertinenti, evitando luoghi comuni e retorica.(vedi Nota 5)
4. Collaborazioni ed interazioni con gli Uffici Pastorali Diocesani.
 
TRAGUARDI A BREVE TERMINE
1. La Santa Messa dello sportivo dell'8 dicembre 2012 ore 20.45 (anno delle Olimpiadi di Londra e della Fede) con il vescovo Cesare: un momento di preghiera e d'incontro.(su invito)
2. Presentazione delle società sportive al vescovo Cesare (autunno 2013). Momento di conoscenza e presentazione di problematiche concernenti le società sportive ed il mondo dello sport con speciale attenzione alle valenze formative ed educative.
3. Avvio del Laboratorio su "SPORT DEI GIOVANI E LA FEDE" in sinergia con l'Ufficio diocesano per la pastorale dei Giovani nel contesto del SINODO DEI GIOVANI.
 
NOTE
1. "DUE ALLENAMENTI E UNA PARTITA" rappresentano gli appuntamenti normali minimi di ogni società sportiva nell'arco di una settimana e caratterizzano, insieme ad una serie di articolati elementi strutturali (costituzione giuridica e statuto, Presidente e cariche sociali, impiantistica ecc...) quello che è definito come "sport organizzato". L'attività praticata è spesso anche più intensa sino a comprendere quattro allenamenti settimanali. Fenomeno che si presenta talvolta anche all'interno delle società sportive degli oratori, parrocchie, scuole cattoliche, impedendo agli atleti di dedicare altro tempo ad attività formative spirituali, fatto che porta allora a dover pensare ad una mirata azione pastorale per lo sport. (vedi Fassino Fabrizio, Gospel Training, Un cammino sul vangelo di Marco, Sussidio per giovani sportivi, Torino, Ed.Bakhita, 1998).
 
2. Griffin-Enos in Planning Development pp.31-32 (Addison Walsley, London 1970) scrivono: "Esiste una gerarchia di obiettivi, dal generale allo specifico, dall'astratto al particolare, dal misurabile al non misurabile. In un piano si trovano tutti i livelli: dal più astratto le finalità,che riflettono gli obiettivi ultimi della società; gli intermedi - gli obiettivi, che sono più astratti ma si possono raggiungere durante il periodo considerato nel piano; ed i meno astratti - i traguardi, che sono risultati specifici e quantitativi che il piano deve raggiungere. Queste tre parole - finalità, obiettivi e traguardi - saranno quindi usate per distinguere questi tre livelli gerarchici...Le definizioni astratte sono arte, mentre quelle concrete sono nel migliore dei casi fotografie o null'altro che caricature. Eppure questo movimento dal più generale allo specifico deve essere effettuato ma è solo con l'ultimo, i traguardi, che si può misurare quanto si è realizzato. Inoltre i traguardi devono essere consistenti con gli obiettivi ed entrambi con le finalità; altrimenti gli obiettivi non sono altro che fantasie" .
 
3. Fabrizio Fassino-Silvana Bottignole, Sport ed evangelizzazione. Parrocchia, oratorio, territorio. Ricerca sociologica su strutture ed attività sportiva organizzata nell'arcidiocesi di Torino 1999-2000. Laboratorio del 24 febbraio 2000 presso il Cenacolo. Torino
 
4. Il padre delle moderne olimpiadi, Pierre de Coubertin in Memorie Olimpiche p.14 scrive: "L'atletismo può suscitare le passioni più nobili come le più vili; può sviluppare il disinteresse e il sentimento dell'onore come l'amore del guadagno, può essere cavalleresco o corrotto, virile o bestiale; infine, può essere usato per consolidare la pace così come per preparare la guerra. Ora, la nobiltà dei sentimenti, il culto del disinteresse e dell'onore, lo spirito cavalleresco, l'energia virile e la pace sono i bisogni primari delle democrazie moderne, siano essere repubblicane o monarchiche..." cit. in S.Bottignole, Lo sport dei valori, p.160
 
5. Pierre de Coubertin, op.cit. p.193 scrive: "Il congresso pedagogico (Praga 1925) cadde ben presto in uno dei vicoli ciechi oggi di moda "perdersi in chiacchiere" per l'incapacità di trattare un argomento in maniera obiettiva e, nello stesso tempo, pratica, senza lasciarsene distogliere dal desiderio di mettersi in mostra con le proprie opinioni, oppure favorire un interesse particolare. Di solito da riunioni del genere emerge un'eloquenza inconsistente che non lascia tracce di sé" cit. in S.Bottignole op.cit.p.172. Quanti "guru" e quanta "aria fritta" in convegni sullo sport!

 
 
 
 
 
 
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