Cosa fare quando gli anziani rimangono soli? Magari in un appartamento in città? La soluzione non è semplice ma puoi iniziare con questi consigli.
Il problema degli anziani soli non è nuovo, però è importante sottolineare la necessità di fare attenzione a questi temi. Perché inseguiamo sempre il dramma roboante, la notizia che fa clamore. Il problema della solitudine degli anziani, invece, è silenzioso. Non si fa sentire, non ha voce nei media.
Non ci sono colpi di scena, però ci sono individui che soffrono. A volte per necessità, a volte per disattenzione, le persone anziane rimangono sole. Quando vivi in un piccolo paese di campagna puoi contare su una serie di legami sociali molto importanti quando si invecchia. Tipo vicini, parenti più o meno lontani, amici d’infanzia e compagni in una partita di bocce. Tutto questo può fare la differenza.
Chi, però, rimane in città si ritrova in completa solitudine. Magari in un appartamento all’ultimo piano di un palazzo di periferia. Questo significa rimanere prigionieri della propria dimora, e con il rischio di farsi male senza poter chiamare aiuto. O magari incrociare un malintenzionato senza scrupoli, in attesa del prossimo anziano da truffare. Cosa fare in questi casi?
Attenzione alle truffe in casa
Un problema che da sempre affligge gli anziani soli in casa, in città ma non solo. I raggiri alle persone anziane hanno sviluppi diversi ma lo stesso finale: i truffatori riescono a fare leva sulla paura, sulla scarsa lucidità e sul bisogno di molti anziani di scambiare due chiacchiere con qualcuno. Anche quando è un estraneo a bussare, tizi che magari indossa una divisa.
Una divisa che in realtà non ha alcun valore, così come i vari tesserini e le carte che vengono sventolate per dare credibilità alle proprie parole. Per avere delle buone possibilità di risolvere questi problemi è possibile leggere l’articolo dedicato alle truffe in casa agli anziani. In ogni caso la regola d’oro è chiara: mai fidarsi di chi vuole entrare o accedere a denaro e preziosi.
Preferire una casa adeguata
Lo so, non è possibile scegliere perché a volte le persone anziane sole sono indigenti. Magari a causa di una pensione minima che non consente di optare un buon appartamento per trascorrere le proprie giornate, però se c’è la possibilità di valutare più soluzioni il consiglio è semplice: prendere una casa con un ingresso privo di barriere architettoniche.
In questo modo gli spostamenti saranno semplici. Anche quando non si potrà scendere le scale in autonomia. La presenza dell’ascensore risolve il dramma tra un piano e l’altro ma i palazzi vecchi potrebbero non avere questa comodità. E poi ci possono essere scale intermedie, muretti, ringhiere. Quando sei solo e gli anni si fanno sentire tutto questo diventa insormontabile.
Importante: segnare in casa tutti i numeri di telefono da chiamare nel caso di emergenza, magari acquistare apparecchi in grado di facilitare le chiamate spingendo un unico tasto sull’apparecchio. A volte basta un accessorio semplice per facilitare la vita di un nonno o di un genitore anziano.
Attenzione a scippi e rapine
I momenti peggiori sono quelli che vedono la persona anziana, da sola, mentre va a ritirare la pensione. O a prelevare. In questi casi non c’è ostacolo per i malintenzionati: possono aggredire un indifeso e con una somma di denaro considerevole.
Come fare in questi casi? Di certo è importante guardarsi intorno, avere sempre il controllo ed evitare situazioni poco chiare. Di solito i malfattori non puntano allo scippo (più rischioso e con esiti incerti) ma tentano la strada della truffa basata sull’indecisione dell’anziano. Un esempio su tutti? Quella del sedicente impiegato delle Poste e della pensione.
Il finto addetto allo sportello postale che rincorre l’anziano fuori dagli uffici perché, per puro caso, ha dato banconote false al posto di quelle vere. Basta un cartellino contraffatto e un po’ di scena per apparire credibile agli occhi di una persona che non ha più la lucidità per intervenire. C’è poco da fare: la presenza di un accompagnatore o di un familiare è indispensabile.
Bisogna crearsi delle relazioni
Come si risolve tutto questo? La soluzione è a portata di mano. In età anziana non è facile farsi amici, però in molti casi la solitudine non è dovuta alla costrizione in un luogo o alla necessità di rimanere a letto per questioni di salute. Il problema risiede nell’incapacità di andare oltre la routine, di chiedere aiuto e provare nuove occasioni. In città come in paese ci sono iniziative per anziani soli. Perché non tentare e iniziare un nuovo percorso? Magari si possono incontrare nuovi amici.