Isolamento e disagio sociale nell’anziano: l’importanza di una socialità piena e appagante in terza età

L’isolamento è una delle problematiche che affligge la società moderna e riguarda la maggior parte delle persone, soprattutto quelle che vivono nei centri urbani; l’individualismo, che è stato un’icona degli ultimi decenni, ha determinato tra i suoi effetti un progressivo isolamento delle persone, che spesso sono assorbite da una vita troppo frenetica.
Le persone anziane sono tra i soggetti considerati più deboli, poiché in un contesto che spesso tende a valorizzare cose e persone, in funzione della loro utilità al raggiungimento di un obiettivo; di conseguenza, gli anziani sono visti come l’anello critico della catena.
Le problematiche determinate dall’isolamento sono legate alle condizioni socioeconomiche di una persona, al proprio stato di salute e alle sue esperienze pregresse; come fare a ridurre il disagio sociale nell’anziano e fare in modo che possa vivere al meglio una fase così importante della sua vita?

La socialità nella terza età: come viverla in modo appagante

Le persone anziane vedono affievolirsi, con il passare degli anni, le occasioni di incontro con le altre persone. I motivi sono da ricercare nel termine della propria attività lavorativa e l’inizio del pensionamento, la morte del partner, la creazione di un nucleo familiare autonomo dei propri figli e la diminuzione delle proprie energie psicofisiche.
Per le persone che hanno l’opportunità di prendersi cura dei propri nipoti, questa attività è spesso gratificante e, per alcuni, si tratta di una vera e propria boccata di ossigeno: si ritorna un po’ bambini, le occasioni non mancano per giocare e incontrare altre persone, fuori dall’asilo o dalla scuola.
Per vivere una socialità piena e appagante, gli anziani hanno però anche bisogno di relazionarsi con persone della propria età, con cui scambiare opinioni, parlare dei propri acciacchi e con cui confrontarsi alla pari.
Ecco che i momenti di aggregazione costituiti da centri ricreativi e circoli sportivi rappresentano una risorsa importantissima per gli anziani, che attraverso l’organizzazione di eventi come gite, raduni e ritrovi possono godere della voglia di stare insieme. Inoltre, alcune strutture, come i bar dei centri anziani o taluni orti comunali, sono interamente gestite da over settanta, che si dedicano alla preparazione di pasti, alla somministrazione di bevande e alla manutenzione degli spazi comuni, adibiti alla coltivazione ad uso familiare di piccole aree di terreno all’interno del territorio urbano.

Perché la socialità è importante nella vita delle persone anziane

Le persone anziane sono, molto più di altre categorie di popolazione, soggette all’isolamento sociale; il termine di un’attività lavorativa potrebbe significare, in diversi casi, un senso di frustrazione e inutilità. Spesso, gli anziani faticano a trovare una motivazione a gesti e movimenti quotidiani; condurre una vita ricca di interessi e relazioni interpersonali appaganti può costituire una forte spinta vitale.
Sapere di avere un appuntamento fisso con le proprie amiche per una camminata al parco o recarsi al centro diurno per giocare a Burraco sono stimoli che aiutano a condurre una vita socialmente appagante, perché implicano organizzazione, gestione del tempo e cura della propria persona.
Non importa se si è soli oppure in coppia, perché uscire di casa e incontrare gente al di fuori del proprio ambito domestico rappresenta un’occasione per divertirsi, scherzare, scambiare battute e anche discutere animatamente. Come tutti gli esseri umani, anche gli anziani hanno bisogno del confronto, a volte dello scontro, ma sempre in un’ottica di interazione con gli altri.
Quando si parla di socialità piena e appagante, nella vita di una persona anziana, ci si riferisce proprio a quella rete di relazioni che apportano un reale beneficio all’individuo. Troppo spesso, infatti, la vita sociale degli anziani si riduce a qualche telefonata con i parenti, le visite dal medico e commissioni. Tra i fattori che determinano l’isolamento sociale delle persone anziane rientrano i limiti fisici ma soprattutto quelli economici, che costituiscono una barriera verso le numerose possibilità di divertimento e svago. Molto spesso la diminuzione delle entrate, a seguito del pensionamento, e l’incremento del budget per prestazioni mediche e farmaci sono elementi che impediscono di programmare un viaggio, pranzare al ristorante o concedersi qualche piccolo extra che si desidera.
Vi sono molte organizzazioni di volontariato e centri diurni di aggregazione che svolgono un’importante funzione sociale, quella di aggregazione delle persone anziane mediante la condivisione di spazi, l’organizzazione di eventi come gite fuori porta, viaggi in località turistiche, città d’arte o luoghi immersi nella natura. Grazie alla realizzazione di tali iniziative tutte le persone che hanno piacere di stringere amicizia e trascorrere momenti piacevoli insieme, possono partecipare, in forma gratuita o con il versamento di una quota simbolica, per coprire le spese di gestione.
Gli effetti benefici del tempo trascorso insieme sono, per le persone anziane, quelli di poter relazionarsi con gli altri, in maniera aperta e diretta, di continuare a esplorare luoghi sconosciuti, avere l’occasione di svolgere attività fisica in compagnia e scambiarsi confidenze su argomenti comuni: esperienze di vita, figli, famiglia, sport e barzellette.

 

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