Viene considerata Terza età quella che va dai 65 ai 74 anni. Poi ci sono le persone che appartengono alla Quarta età, 75-84 anni e i Grandi vecchi, oltre gli 84 anni. Infine ci sono i Centenari.
La divisione è stata fatta nel 1989 e le altre età sono la Prima, cioè quella dell’infanzia e la Seconda età, quella del lavoro e della procreazione. In Italia si riflette sulla possibilità di spostare gli anni di riferimento della Terza età più avanti, come l’età pensionabile, perché l’uomo di 65 anni di oggi non è lo stesso di 20 anni fa. Oggi ci sono persone di 90 anni prestanti, con una capacità cognitiva perfetta. Non tutti, ma una buona percentuale vive un “invecchiamento di successo”.
QUALE DIFFERENZA TRA TERZA ETÀ E QUARTA ETÀ?
Oltre alla fascia d’età viene presa in considerazione la fragilità. Passare da una condizione dinamica a una di fragilità, magari in seguito a una caduta o un intervento, è più comune. Inoltre dopo un evento acuto è più difficile tornare allo stadio di salute di prima: durante il periodo di allettamento, cioè che si passa a letto per il recupero, gli anziani perdono massa muscolare e diventano più delicati.
Quando alla condizione di un individuo fragile si aggiunge un’ulteriore malattia come una difficile polmonite o un’infezione alle vie urinarie, si può passare dalla fragilità alla disabilità, cioè si diventa non autonomi a condurre le attività quotidiane come lavarsi, vestirsi, tagliare il cibo nel piatto, fare telefonate. La qualità della vita cambia completamente, perché si dipende dagli altri. In questo caso un ricovero in RSA, Residenza Sanitaria Assistenziale, offre numerosi tipi di supporto che difficilmente si possono offrire a casa, senza ospedalizzare un’abitazione.
QUALI FATTORI INFLUISCONO SULL’INVECCHIAMENTO?
5 SUGGERIMENTI PER INVECCHIARE IN SALUTE
QUAL È IL SEGRETO DEI CENTENARI?
La centenaria più vecchia in Italia e in Europa è stata per diverso tempo una signora di Verbania arrivata a compiere 117 anni. Viveva da sola, con il bagno sul pianerottolo fuori di casa, e affrontava ogni inverno in autonomia. Quello che ho raccontato nel mio libro, A spasso con i centenari, dopo averne incontrati molti è che a fare la differenza è l’animo con cui vivono la vita: sono resilienti, hanno una forte capacità di adattamento, una grande volontà davanti alle difficoltà della vita. Difficilmente soffrono di depressione e sono aperti.
QUALI ESERCIZI AIUTANO A CONSERVARE LA DINAMICITÀ?
Il primo, alzarsi dalla sedia con le braccia incrociate davanti al petto, senza aiutarsi con le mani appoggiate ai braccioli, per rinforzare i muscoli delle gambe a sostenere il corpo e l’equilibrio.
Il secondo, con un nastro adesivo di circa tre metri dritto sul pavimento: percorrere il nastro e calcolare il tempo (nella norma non più di 11-20 secondi tra andata e ritorno), facendo attenzione a muovere le braccia avanti e indietro. Spesso gli anziani camminano senza muoverle e così facendo è più facile cadere, perché l’equilibrio è più instabile.
Il terzo, con lo stesso nastro: camminare senza trascinare i piedi ma alzando le gambe e le ginocchia più che si può, come in una piccola marcia
Due consigli per la vita di tutti i giorni: usare sempre scarpe adatte, fare una visita di controllo dal podologo e fare attenzione agli elementi che in casa possono contribuire a una caduta, come per esempio i bordi dei tappeti. Inoltre la notte può essere d’appoggio tenere una piccola luce sempre accesa, come si fa con i bambini: in caso di risvegli notturni, anche se si conosce molto bene la propria casa, può capitare di inciampare e farsi male cadendo.
LE PRINCIPALI PATOLOGIE DELL’ETÀ ANZIANA
MALATTIE CARDIOVASCOLARI
Le polmoniti: in questo caso le vaccinazioni sono importanti, come quella antipneumococcica. L’Herpes zoster, il cosiddetto Fuoco di Sant’Antonio, è una malattia non mortale ma estremamente invalidante. Quando termina il rage cutaneo, il virus rimane nel plesso nervoso e lascia un grande dolore nella zona interessata e in quelle limitrofe. La vaccinazione è consigliata, anche per le persone che lo hanno già avuto perché può ripresentarsi.
TUMORI
Lo screening per la diagnosi del tumore alla mammella viene fatto in età giovane, però per esempio a Milano è stato prolungato oltre i 70 anni. Purtroppo l’incidenza è molto alta anche in donne di età avanzata. Per gli uomini vi è il rischio di tumore alla prostata: il dosaggio del PSA a volte può dare falsi negativi, quindi è importante fare l’ecografia prostatica e confrontarsi con il medico di riferimento. Il tumore al polmone è un rischio reale per i fumatori.
DEMENZE
Non ci sono armi, ma si è visto che la prevenzione e un corretto stile di vita possono incidere positivamente. A proposito di demenza vascolare, se la pressione e il colesterolo vengono monitorati costantemente è più difficile andare incontro a un decadimento di tipo vascolare. Studi molto lunghi, durati anni, indicano che la prevenzione può avere un ruolo anche con l’Alzheimer. Fare attività fisica, anche leggera, e mantenere il cervello allenato con attività ricreative come le parole crociate e le carte da tavolo possono essere d’aiuto.