Trovo profondamente sbagliata la decisione di alcune Regioni di rinviare la seconda dose di Ptzier alle persone che avevano giá ricevuto la prima. E questo sta avvenendo nonostante la raccomandazione del generale Figliuolo di non modificare l’intervallo temporale delle dosi giá prenotate.
La dilazione della seconda dose ai cittadini che già avevano cominciato l’iter vaccinale ha come conseguenza il numero basso di copertura completa soprattutto nella fascia degli over 60enni di cui ci parlano i dati di ieri e che è la popolazione ancora a rischio di contrarre la malattia in forma grave.
Delle due l’una. Senza contare che nel caos del rinvio delle prenotazioni in alcune regioni ci rimettono anche le persone fragili e vulnerabili che si stanno vedendo rimandare la seconda dose quando per loro tutte le autoritá sanitarie raccomandano di completare al più presto il ciclo vaccinale.
Ancora una volta assistiamo ad una profonda ingiustizia a carico delle persone più deboli. E bene ha fatto il generale Figliuolo a chiedere alle regioni di non fare fughe in avanti, come le vaccinazioni ai maturandi o nelle discoteche, senza rispettare il principio cardine della campagna vaccinale : prima anziani e fragili .
Decisione votata e approvata anche dal Parlamento italiano.
È la corte costituzionale ancora una volta nella sentenza di febbraio di quest’anno a stabilire che “il legislatore regionale, anche se dotato di autonomia speciale, non può invadere con una sua propria disciplina una materia avente ad oggetto la pandemia da Covid-19, diffusa a livello globale e perciò affidata interamente alla competenza esclusiva dello Stato, a titolo di profilassi internazionale”.
Senza contare che non seguendo l’ordine vaccinale stabilito corriamo il rischio di innervosire e destabilizzare la popolazione che tanti sacrifici ha compiuto in questi 15 mesi di pandemia.
In questa fase abbiamo bisogno di essere un tutt’uno con la cittadinanza, di stimolare coesione sociale e territoriale e sentita solidarietà tra le generazioni.
Sappiamo che la più forte preoccupazione per l’estate alle porte è che la trasmissione del virus possa avvenire tra le fasce di popolazione non vaccinate.
Ma dobbiamo essere altrettanto chiari che al momento il vaccino è la nostra migliore arma per combattere il COVID, ma che abbiamo ancora da preservare importanti munizioni come mascherine, distanziamento, lavaggio mani e comportanti sobri. E questo dobbiamo condividerlo soprattutto con i nostri giovani che tanto hanno patito per le limitazioni della pandemia ma a loro adesso è richiesta prudenza.
Man mano che si allentano le misure restrittive e si riacquistano libertà più è importante l’esercizio di responsabilità.
Parliamo di questo nelle nostre famiglie, tra gli amici, nelle riunioni politiche e associative.
Ad altre generazioni sono toccate le guerre, le carestie, a noi la pandemia da coronavirus. Puó essere questa una grande occasione di “crescita collettiva”, del resto l’educazione di un adulto consiste principalmente nel contemperare libertà e responsabilità.
Non dobbiamo avere timore di parlare con i nostri giovani un linguaggio di verità, senza trovare scorciatoie come dare loro il vaccino prima a genitori o nonni. Del resto nella meravigliosa scultura del Bernini è Enea che porta su di sé Anchise e per mano il figlio Ascanio. Non abdichiamo al senso profondo della nostra umanità.
Annamaria Parente Senatrice Iv, Presidente Commissione Sanità del Senato