Rosazza

A Spasso per i borghi più belli d'Italia: cosa vedere

Rosazza! Situato nell’alta Valle Cervo, il borgo dista circa diciotto chilometri dalla città di Biella. Si raggiunge dopo aver percorso la splendida strada della Panoramica Zegna! Rosazza è il classico villaggio di montagna, le sue abitazioni, perfettamente integre, sono quelle tipiche delle Alpi Occidentali, con i tetti in lose, lastre in pietra di Luserna. Come accade in molti piccoli paesi, il problema principale è il calo dei residenti, anche se il borgo è relativamente vicino alla città di Biella, la vita invernale è davvero difficile anche perché la maggior parte delle abitazioni sono raggiungibili solo a piedi e gli anziani come altre poche famiglie che amano il proprio paese continuano a viverci. I misteri che aleggiano intorno a Rosazza, a cosa sono dovuti? Il motivo di questi misteri va ricercato risalendo in parte la storia del comune, che deve la propria acquisita fama a Federico Rosazza Pistolet, Senatore del Regno e membro della Giovane Italia mazziniana, che pare fosse anche Grande Maestro della Massoneria di Biella e che proprio in questa città tenesse le sue riunioni segrete. Federico Rosazza nacque a Rosazza il 4 marzo 1813, trascorse l’infanzia in seminario, che però abbandonò per indirizzare i propri studi in giurisprudenza. Fu durante i suoi studi che conobbe Giuseppe Mazzini e contemporaneamente aderì alla Giovine Italia. Durante la sua vita gli capitarono due eventi negativi che lo segnarono profondamente: la morte prematura della moglie e la morte della figlia diciassettenne Ida a causa del vaiolo. Il desiderio di comunicare con i propri defunti lo avvicina all’occulto, si abbona agli Annuali dello Spiritismo e organizza con il pittore e architetto di Graglia Giuseppe Maffei molte sedute spiritiche. Pare che durante alcune sedute sia apparsa l’amata figlia la quale lo invitò a usare la propria dote per abbellire il castello di Desana, luogo in cui Federico abitava, e il loro paese nativo Rosazza! Fu così che conferì l’incarico al suo fidato amico Maffei per realizzare una vera rivoluzione urbanistica di Rosazza realizzando il castello, il municipio, spostando il cimitero monumentale, demolendo e ricostruendo la chiesa parrocchiale, costruendo molte vie di comunicazione per migliorare il collegamento pedonale tra la Valle Cervo e le vallate circostanti. Fra le varie infrastrutture costruite la più importante e la più difficoltosa fu il collegamento stradale tra i santuari di San Giovanni d’Andorno e di Oropa tramite una galleria che sottopassa il Colle della Colma. Il castello si erge, con la sua caratteristica torre guelfa, era la residenza estiva di Federico Rosazza, progettato e costruito con chiari riferimenti all’esoterismo e alla Loggia; i muri e le colonne furono trattati con acido nitrico per ottenere un effetto che ricordasse gli antichi templi di Paestum. Tutto attorno ad esso c’è un ampio giardino con un arco in pietra sbrecciata che riproduce l’arco di Volterra, opera etrusca del IV secolo a.C.; la torre, invece, ha evidenti analogie con l’architettura medioevale. Anche il municipio, la torre civica e la chiesa parrocchiale furono realizzati sempre con molte delle caratteristiche del castello. Il palazzo comunale, dove pare che Federico Rosazza tenesse le sue riunioni massoniche, ha la torre con merlature ghibelline e una scala di marmo bianco che dà accesso ai piani superiori, mentre la chiesa ha l’interno a tre navate dove campeggia un immenso cielo stellato, dove sono ben visibili le costellazioni dell’Orsa Maggiore e Minore, la Via Lattea e la Croce del Sud. Tutte queste opere hanno un filo conduttore che le unisce: i loro ornamenti, ricchi di simbologie massoniche ed esoteriche. Alcune di queste simbologie, come la stella a cinque punte e la svastica, la scala a pioli in pietra e altre le trovate nelle mie fotografie, ma molte altre potrete scoprire solamente camminando tra le vie di questo misterioso ma affascinante borgo del biellese Rosazza!

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