Riprendono i Pellegrinaggi: le proposte dell’ODP

Il programma per l'anno 2021-22

“Pellegrino. Viaggiatore che si prende sul serio”. Ambrose Bierce

(Dizionario del diavolo, 1911)

 

La citazione, tratta dall’irriverente e cinica opera del giornalista e scrittore statunitense, bene esprime l’identità del pellegrino: cercatore di senso e di bene.

Le parole “pellegrino”, “pellegrinaggio” richiamano al “viaggio”, al movimento, al cammino, perché questa ricerca porti i suoi frutti, perché la meta possa essere raggiunta.

Un viaggio spirituale, quotidiano, ma più spesso compiuto con un vero e proprio itinerario: una partenza, un tragitto, un arrivo; che può portare ad un incontro con Dio, un’esperienza con i sensi che apre il cuore alla fede.

Da sempre gli uomini si sono messi in viaggio per raggiungere una meta, per conoscere, per vedere con i propri occhi.

Anche oggi il “pellegrinaggio” non ha perso il suo significato: per vivere la fede sui luoghi toccati da Dio, sulle orme di uomini santi che ci hanno preceduti e per farlo insieme ad altri, perché la condivisione è un’esperienza che ne accresce la “preziosità” e la profondità.

Anche quando la meta non è espressamente religiosa essa è sempre occasione di crescita. Ogni viaggio rappresenta un evento unico nella vita di ciascuno di noi.

Per questo, dopo oltre un anno di pandemia da Coronavirus, ripartiamo con una programmazione che, anche se ridotta, vuole essere un segnale di graduale ritorno alla normalità. La campagna vaccinale in corso e le limitazioni agli ingressi ancora in vigore a livello internazionale hanno reso inevitabile un forte ridimensionamento del numero di destinazioni rispetto agli anni precedenti.

Nella speranza di una ripresa costante e in piena sicurezza dei pellegrinaggi e viaggi culturali invio a tutti il mio più sincero saluto.

Don Massimiliano Arzaroli

Presidente dell’Opera Diocesana Pellegrinaggi

Direttore dell’Ufficio per la Pastorale del Turismo e Tempo Libero

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