Comunità Propedeutica

Un anno di vita comunitaria in ascolto delle domande del cuore

Cos’è la Propedeutica?
Prima di essere un luogo, o un tempo, la Propedeutica è una comunità.
Vi fanno parte giovani che hanno deciso di vivere un’esperienza di discernimento in vista di un eventuale ingresso in Seminario Maggiore.

Così la Congregazione per il clero, nel documento “IL DONO DELLA VOCAZIONE PRESBITERALE” (8 dicembre 2016) presenta le tappe della formazione al sacerdozio:

Innanzitutto deve esserci un primo necessario discernimento vocazionale (quello che il giovane vive con la sua guida spirituale, nella parrocchia o nei movimenti, in percorsi vocazionali come Betania o Mi fido di te…). Quando la domanda si è fatta più chiara e si è maturato il desiderio di prenderla sul serio, prende avvio la formazione iniziale nel Seminario. (cfr. n. 54)

Questa formazione iniziale comincia con il periodo propedeutico, che è parte integrante di essa.  (cfr. n. 55), e prosegue negli anni del Seminario Maggiore. La propedeutica è una tappa formativa indispensabile, con una sua specificità. (cfr. n. 59). Alla luce dell’esperienza accumulata negli ultimi decenni, è acquisito il riconoscimento della necessità di dedicare interamente un periodo di tempo – ordinariamente non inferiore a un anno e non superiore a due – a una preparazione di carattere introduttorio, in vista della successiva formazione sacerdotale o, invece, della decisione di intraprendere un diverso cammino di vita. (n. 59).  Dovrà trattarsi di un vero e proprio tempo di discernimento vocazionale, compiuto all’interno di una vita comunitaria, e di un “avviamento” alle tappe successive della formazione iniziale. Si raccomanda anche, dove possibile, che la fase propedeutica sia vissuta in una comunità e in una sede distinta da quella del Seminario Maggiore.  (cfr. n. 60)

Nella Diocesi di Torino esiste ormai da anni una Comunità Propedeutica distinta dal Seminario Maggiore, che dal 2015 si trova a Pianezza, all’interno della casa di spiritualità Villa Lascaris.

Abbiamo intitolato questa tappa formativa alla figura del beato Pier Giorgio Frassati, modello di santità per tutti i giovani, e la nostra comunità prende proprio il nome di “Casa Pier Giorgio

 

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