Aldilà di ogni retorica, c’è qualche cosa di emozionante e di potente nel vedere in questi giorni una grande, anzi grandissima folla di ragazzi mettersi in cammino da ogni parte del mondo per convergere su Roma per il Giubileo dei Giovani.
La metafora del viaggio come itinerario spirituale è consolidata nella cultura, oltre che nelle fedi, ed è plurisecolare.
Ma ogni volta colpisce e commuove.
C’è un brano di Cesare Cremonini – proprio quest’anno compie dieci anni – che riesce a parlarci molto bene dell’esperienza del viaggiare.
Anche di questo particolarissimo viaggiare che noi chiamiamo pellegrinaggio.
Che può essere lungo una vita, o un solo giorno
che implica il coraggio di lasciare tutto indietro e andare
che è un partire per ricominciare
che è una strada che non si sa quanto sia lunga,
ma che comunque vada andrà anche un po’ goduta.
Un viaggio dove ci aspettano,
e dove si aspettano altri
davanti a un orizzonte che si fa verticale.
Ora: ritornello e sottotitolo della canzone, sono le parole share the love.
Un invito letterale a “condividere l’amore”, che alle nostre orecchie, in quest’anno di Giubileo, sembra riconnettersi perfettamente al motto “ Pellegrini di speranza”: pronti a diffondere la speranza e la fiducia in un mondo che ne ha urgente bisogno.
Quale gioia, quando mi dissero: “Andremo alla casa del Signore!”. Già sono fermi i nostri piedi alle tue porte Gerusalemme! ( Salmo 121)
Buon viaggio, ragazzi.
Ascolta qui Buon Viaggio di Cesare Cremonini:
https://www.youtube.com/watch?v=3iYLx_bTjv0
Lorenzo Cuffini