Presentazione progetti QdF 2026

Requisiti e modalità di partecipazione - termine invio domande 14 novembre 2025

L’esperienza della Quaresima di Fraternità, entrata nel vissuto delle nostre comunità diocesane, è nata dal credere che la formazione, l’educazione e l’evangelizzazione sono vie fondamentali per promuovere lo sviluppo integrale di ogni individuo e di ogni comunità. Riteniamo che avere a cuore e operare per lo sviluppo di ogni individuo e ogni comunità sia parte del mandato di ogni cristiano.

Siamo immersi in un contesto mondiale complesso, in cui tensioni e guerre, insieme a cambiamenti climatici sono al tempo stesso con-causa ed effetto di condizioni di povertà estrema che gravano sulle persone più fragili e vulnerabili. l progetti annualmente inseriti nell’elenco QdF nascono dall’ascolto di questo grido dell’umanità e delle loro speranze. Sono espressione di un desiderio condiviso di avviare processi di pace (accoglienza e riconciliazione), cura (della persona, dell’ambiente, dell’anima) e sviluppo (educazione e formazione), non solo emergenziali ma volti a trasformare realtà e a combattere all’origine le cause. Nascono dal coinvolgimento di ogni singolo membro della comunità, tessono legami fraterni nelle e tra le Chiese locali.

In questi anni, la Diocesi di Torino, grazie alla Quaresima di Fraternità, ha instaurato rapporti profondi di conoscenza reciproca e fratellanza con numerose comunità nei paesi di missione, attraverso i nostri sacerdoti Fidei Donum, i Fidei Donum laici, Enti Religiosi e Associazioni presenti nella nostra Diocesi. Un reale e profondo scambio di beni e di testimonianze di fede.

Regolamento per la Presentazione dei Progetti

Destinatari
I progetti devono riservare particolare attenzione a:
– Comunità isolate e meno assistite
– Gruppi perseguitati, in particolare cristiani vittime di aggressioni e discriminazioni
– Fasce vulnerabili come donne, bambini, malati di AIDS e profughi
– Interventi a favore di comunità in grave difficoltà

Obiettivi
I progetti dovrebbero mirare a:
– Promuovere la formazione e l’educazione, la giustizia e la pace
– Intervenire sulle cause della povertà
– Favorire lo sviluppo delle comunità ecclesiali

Prospettive e Ricadute auspicabili
Ci aspettiamo che i progetti possano:
– Promuovere ecumenismo e dialogo interreligioso
– Valorizzare la responsabilità laicale
– Contribuire alla pace e al superamento dei conflitti

Entità e Durata del Progetto

Il contributo massimo della richiesta annuale di sostegno al progetto è fissato a € 15.000,00. Qualora fosse necessario un finanziamento maggiore, sarà possibile frazionare l’importo su un massimo di tre anni. Ogni progetto dovrà completarsi entro tre anni dalla sua approvazione.

Presentazione e Approvazione dei Progetti

I progetti devono essere presentati allo Sportello diocesano collette e donazioni entro metà novembre. La documentazione necessaria include:
– Descrizione della partecipazione della comunità locale
– Piano di sostenibilità futura
– Dettagli su eventuali finanziamenti da altri enti

Insieme alla domanda, è richiesta una lettera di approvazione da parte del Vescovo della Diocesi in cui verrà realizzato il progetto.

La commissione diocesana QdF  si riunirà a metà dicembre per valutare e approvare i progetti in base ai criteri stabiliti.

Verifica e Rendicontazione

Ogni ente che riceve finanziamenti deve presentare un rapporto narrativo e finanziario che attesti l’utilizzo dei fondi. Questo report dovrà includere materiale audiovisivo e presentato entro un anno dal ricevimento del finanziamento.

Erogazione dei Contributi

I fondi raccolti saranno distribuiti dopo la raccolta quaresimale, sottraendo le spese organizzative. È importante notare che ogni comunità che contribuisce a progetti non inseriti nella Quaresima di Fraternità dovrebbe destinare almeno il 20% delle raccolte a sostenere i progetti diocesani.

Restiamo a disposizioni per ulteriori informazioni e chiarimenti. Potrete contattarci via mail all’indirizzo collette.donazioni@diocesi.to.it o telefonicamente a n° 011.51.56.374 (in orario ufficio).

In allegato: