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Giubileo 2025: Torino ospiterà la III edizione del Festival della Missione

Comunicato stampa del 15 novembre 2024

 

Presentazione martedì 19 novembre 2024 ore 11 in Arcivescovado
Interviene l’arcivescovo mons. Roberto Repole

 

Martedì 19 novembre 2024 alle ore 11, in Arcivescovado a Torino, nel corso di una conferenza stampa sarà presentata la terza edizione del Festival della Missione, evento nazionale che Torino ospiterà dal 9 al 12 ottobre 2025, anno del Giubileo.

Saranno quattro giornate di incontri, eventi e altre iniziative, con testimonianze di storie ed esperienze vissute in diversi contesti e varie parti del mondo: momenti di ascolto e confronto che ruoteranno intorno al tema «Il Volto prossimo» (che è anche il titolo del Festival) per andare alla ricerca del significato di fare missione, cioè dell’essere “prossimi”, vicini a chi vive o proviene da luoghi feriti e martoriati da guerra, fame, violenza e che soffre anche per gli effetti prodotti sulla natura dal riscaldamento globale del pianeta.

All’incontro con i giornalisti interverranno:

  • Roberto Repole, Arcivescovo di Torino e vescovo di Susa
  • Agostino Rigon, direttore generale del Festival della Missione
  • Lucia Capuzzi, giornalista del quotidiano «Avvenire»
  • Sergio Durando, direttore della Pastorale Migranti e del Festival dell’Accoglienza
  • suor Angela Msola Nemilaki, superiora generale della Congregazione suore missionarie di Nostra Signora d’Africa
  • padre Dario Bossi, missionario Comboniano in Brasile

La conferenza può anche essere seguita in diretta streaming all’indirizzo

https://www.youtube.com/live/KDm25AzMA3U?si=HKFMp5jIZ2BAUCCn

Torino, 15 novembre 2024

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ADULTI IN GRAVE EMARGINAZIONE E PERSONE SENZA DIMORA: NUOVA CASA MULTISERVIZI

Comunicato stampa del 12 novembre 2024

 

Giovedì 14 novembre alle ore 10
in via Luigi Chialà 14, Torino a Mirafiori Sud
in occasione della VIII Giornata Mondiale dei Poveri

l’Arcivescovo di Torino Roberto Repole, alla presenza dell’assessore alle politiche sociali della Città Jacopo Rosatelli e dei rappresentanti della rete privata e pubblica dei servizi di sostegno per le persone in grave emarginazione adulta e in condizione di senza dimora benedirà l’attività del nuovo centro «Casa porta di speranza». L’inaugurazione avviene in occasione dell’VIII Giornata Mondiale dei Poveri, calendarizzata in tutte le comunità cristiane per domenica 17 novembre e in prospettiva dell’imminente Giubileo.

La nuova struttura di via Chiala 14 ospita nuclei operativi diversificati per l’accoglienza notturna e diurna, l’igiene personale, la risocializzazione di detenuti e senza dimora. In occasione dell’inaugurazione sarà presentato il dettaglio dei singoli servizi con uno sguardo a tutta la progettualità di sostegno alla grave marginalità adulta da parte della Diocesi e sarà possibile visitare gli ambienti.

Gli operatori della comunicazione sono invitati alla presenza. Sarà possibile effettuare riprese o fotografie a locali, operatori e ad eventuali ospiti presenti (soprattutto del nucleo dedicato ai detenuti) previo loro consenso esplicito. Non è necessario accredito preventivo.

Per ulteriori informazioni: Pierluigi Dovis (referente Caritas Diocesana) p.dovis@diocesi.to.it.

 

Torino, 12 novembre 2024

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IL CARDINALE ZUPPI OSPITE AL FESTIVAL DELL’ACCOGLIENZA 

Comunicato stampa del 30 ottobre 2024

 

Il programma del Festival dell’Accoglienza 2024, rassegna organizzata dalla Pastorale Migranti dell’Arcidiocesi di Torino, propone per

giovedì 31 ottobre  alle ore 18,
nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale (via Verdi 9),

una conversazione tra il cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana, e lo scrittore Gianrico Carofiglio sul tema “Le parole sono pistole cariche? Dialogo sul linguaggio violento e sui suoi antidoti”.

Dai media alle comuni chiacchierate quotidiane, pare trovare sempre maggiore spazio un tipo linguaggio che presenta i caratteri dell’aggressività e della violenza. Un fenomeno su cui riflettere e una tendenza necessariamente da invertire per promuovere un uso delle parole che favorisca il rispetto, la comprensione e la convivenza pacifica tra le persone.

L’incontro sarà moderato dalla giornalista del quotidiano Avvenire, Lucia Capuzzi.

Torino, 30 ottobre 2024

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FESTIVAL DELL’ACCOGLIENZA 2024: INCONTRO SU “MIGRAZIONI E RUOLO DEI MEDIA”

Comunicato stampa del 21 ottobre 2024

 

Nell’ambito del Festival dell’Accoglienza 2024 organizzato dalla Pastorale Migranti dell’Arcidiocesi di Torino,

mercoledì 23 ottobre 2024 alle ore 17 
al Teatro Gobetti (via Rossini 8) a Torino 

si tiene un incontro con i direttori dei quotidiani “Avvenire”, Marco Girardo, e “La Stampa”, Andrea Malaguti. L’incontro ha come oggetto “La mobilità umana e il ruolo dei media”.

Con i due direttori di testata, si cercherà di dare una risposta su come, di fronte agli avvenimenti del nostro tempo, si possa costruire una narrazione che vada oltre il clamore suscitato dalla notizia e contribuisca anche alla comprensione della complessità dei fenomeni migratori, del loro impatto e delle opportunità che generano per la nostra società. E ancora, in una Italia sempre più multiculturale, quanto i media influenzano la percezione dei fenomeni migratori e le scelte della politica?

Tutte le iniziative della rassegna organizzata dalla Pastorale Migranti dell’Arcidiocesi di Torino all’indirizzo web https://festivalaccoglienzatorino.it/edizione-2024

 

Torino, 21 ottobre 2024

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CASA DI CARITA’ ARTI E MESTIERI DI GRUGLIASCO COMPIE 50 ANNI

Comunicato stampa del 17 ottobre 2024

 

SCUOLA PER IL LAVORO: IL CENTRO DI GRUGLIASCO (TO) DELLA CASA DI CARITA’ ARTI E MESTIERI
COMPIE CINQUANT’ANNI

Per celebrare l’anniversario, il 18 ottobre 2024 a Grugliasco, il seminario “La formazione professionale al servizio del territorio”

Un seminario sul tema “La formazione professionale al servizio del territorio” per celebrare i cinquant’anni del Centro di Grugliasco, la prima sede distaccata della Casa di Carità Arti e Mestieri attiva dal 1974 nel centro ricreativo Pininfarina.

L’appuntamento è per venerdì 18 ottobre, dalle ore 9.30 alle 13, allo Chalet Allemand nel Parco “Le Serre” di Grugliasco.

In mezzo secolo, offrendo l’opportunità di frequentare corsi e attività di formazione professionale, il Centro di Grugliasco ha aperto le porte del mondo del lavoro per tantissimi giovani e, per chi in età più avanzata e a rischio di esserne escluso, ha continuato mantenerle aperte proponendo percorsi di riqualificazione professionale.

La Fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri, ente di formazione professionale nato a Torino nel 1920 e oggi presente con 11 sedi in Piemonte e attivo a livello nazionale, è accreditata presso la Regione Piemonte per i servizi di orientamento, formazione professionale, accompagnamento e inserimento al lavoro. Offre a giovani e adulti percorsi formativi che consentono l’acquisizione e l’aggiornamento di competenze spendibili per l’inserimento, il reinserimento o la riqualificazione nel mondo del lavoro. Inoltre, opera per sostenere la ricerca attiva del lavoro e favorire l’incontro tra domanda e offerta di competenze professionali.

Il seminario in calendario venerdì 18 ottobre sarà l’occasione per mettere al centro il ruolo della formazione e dell’accompagnamento al lavoro, grazie alla partecipazione di rappresentanti delle istituzioni locali, associazioni e aziende del territorio. Inoltre, sarà un momento di confronto sullo sviluppo locale, i fabbisogni formativi delle aziende, le politiche di contrasto alla dispersione scolastica e alla disoccupazione.

LOCANDINA del seminario con il programma in dettaglio

Per maggiori informazioni: segreteria.comunicazione@casadicarita.org

 

Torino, 17 ottobre 2024

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TRENTENNALE FONDAZIONE SAN MATTEO: CONVEGNO ALLE GALLERIE D’ITALIA

Comunicato stampa dell'11 ottobre 2024

 

Venerdì 18 ottobre 2024 dalle 9.30 alle 14.30,  la Sala Immersiva delle Gallerie d’Italia (piazza San Carlo 156, Torino)  ospiterà il convegno “Il non confine tra Gaming e Gambling, il ruolo sociale delle Fondazioni Antiusura”.

L’iniziativa è organizzata dalla Fondazione San Matteo – Insieme contro l’usura Onlus  per i suoi trent’anni di attività.

È dal 1994 infatti che la San Matteo, nata per volontà dell’Arcidiocesi di Torino, con i suoi volontari aiuta persone e famiglie in difficoltà a causa di una condizione debitoria non sostenibile e che, non disponendo di garanzie sufficienti per accedere al credito ordinario, risultano esposte al rischio di usura o ne sono già vittima.

A loro la onlus torinese offre gratuitamente consulenza e assistenza, approfondendo e analizzando la reale situazione debitoria e le prospettive di soluzione e, se necessario e quando possibile, fornendo consigli e tutoraggio post intervento.

Dopo in saluti istituzionali

  • del vescovo ausiliare di Torino, mons. Alessandro Giraudo,
  • di Mario Castello del Consiglio regionale del Piemonte,
  • di Rossana Schillaci consigliera della Città metropolitana di Torino,
  • del consigliere del Comune di Torino Luca Pidello,
  • del Prefetto di Torino Donato Cafagna
  • di Maria Grazia Nicolò, commissario Antiracket e Antiusura,

interverranno :

Il presidente della Fondazione San Matteo, Roberto Mollo,

  • Paolo Jarre, medico, psicoterapeuta ed esperto di gioco d’azzardo,
  • Maurizio Fiasco, sociologo e consulente Consulta nazionale Antiusura,
  • Renato Cogno, dirigente ricerca Ires Piemonte.

LOCANDINA Convegno Fondazione San Matteo 18 ottobre 2024

Torino, 11 ottobre 2024

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REPOLE CARDINALE: NOTA DELLE DIOCESI DI TORINO E DI SUSA

Comunicato stampa del 6 ottobre 2024

 

Alla notizia della nomina a Cardinale di mons. Roberto Repole, domenica 6 ottobre 2024 le Diocesi di Torino e Susa hanno diffuso la seguente nota:

«L’annuncio dato dal Papa questa mattina, che l’Arcivescovo Roberto Repole sarà creato Cardinale nel Concistoro del prossimo 8 dicembre, è accolta con grande gioia e una profonda riconoscenza dalle Chiese di Torino e Susa. Con la sua scelta Papa Francesco continua a farsi vicino alle comunità cristiane di questo nostro territorio, manifestando nello stesso tempo il suo apprezzamento e il suo sostegno al nostro Vescovo Roberto, cui d’ora innanzi chiede una più intensa collaborazione nell’esercizio del servizio di Pietro alla guida della Chiesa universale. Il Papa esprime ancora una volta il suo grande e personale affetto nei confronti di Torino e del Piemonte: a nome delle Diocesi di Torino e Susa lo ringraziamo per questa attenzione e vicinanza, assicurandogli continua preghiera per il suo ministero di guida della Chiesa. Ci uniamo ugualmente alla preghiera con cui accompagniamo il nostro Vescovo Roberto in questo nuovo impegno che, ne siamo certi, saprà accogliere e vivere con le doti e la profondità spirituale che stiamo sperimentando nel suo essere pastore a servizio delle nostre Chiese di Torino e Susa.

Mons. Alessandro Giraudo, Vicario generale della Diocesi di Torino

Don Daniele Giglioli, Vicario generale della Diocesi di Susa»

 

Torino, 6 ottobre 2024

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AL FESTIVAL DELL’ACCOGLIENZA 2024 L’ARCIVESCOVO REPOLE, PETRINI E BIANCHI

Comunicato stampa del 27 settembre 2024

 

Nell’ambito del “Festival dell’accoglienza” 2024 si segnalano i seguenti incontri.

Venerdì 27 settembre 2024 alle ore 18.30,
il Giardino della Magnolia del Distretto sociale Barolo (via Cottolengo 24/a) ospita l’incontro “Dio cammina con il suo popolo?”: dialogo tra l’arcivescovo di Torino, monsignor Roberto Repole, e i giovani sul messaggio di Papa Francesco per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2024.

Domenica 29 settembre alle ore 19.30,
in collaborazione con la manifestazione Terra Madre, al Parco Dora (corso Mortara), il fondatore di Slow Food e ideatore di Terra Madre, Carlo Petrini, e il fondatore della Comunità di Bose, Enzo Bianchi, discutono sul valore della fraternità come chiave per una convivenza autentica tra persone con radici e culture diverse.

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REPOLE, NUOVA LETTERA PASTORALE: PERCHÉ LA CHIESA SI IMPEGNA NEL SOCIALE

Comunicato stampa del 19 settembre 2024

 

Se un giorno sparissero i volontari o si riducessero le risorse economiche, cosa accadrebbe dell’impegno sociale della Chiesa? Se lo domanda l’Arcivescovo Roberto Repole nella Lettera pastorale “Voi stessi date loro da mangiare”, dedicata al grande tema della Carità e diffusa in questi giorni nelle parrocchie delle diocesi di Torino e Susa (testo scaricabile sul sito diocesi.torino.it).

Scrivendo ai cristiani, ma rivolgendosi a tutta la società civile, Repole chiarisce le ragioni profonde dell’impegno sociale della Chiesa accanto ai poveri, ai malati, agli emarginati. La Carità – spiega l’Arcivescovo – non è una delle tante forme di Welfare, non è un’attività opzionale, ma è lo stile necessario dei cristiani, che hanno incontrato Cristo e partecipano al suo amore per ogni uomo e ogni donna, anche le persone che sembrano scartate dal mondo, anche quelle che si sentono inutili o emarginate.

L’esercizio della Carità dipende dalla vita di fede dei cristiani. Per questo Repole annuncia nella Lettera un nuovo ciclo di catechesi, da lui personalmente curate, per i cristiani adulti, ma anche per tutti coloro che hanno interrogativi sul senso della vita e sono interessati a conoscere il Vangelo di Cristo. Primo appuntamento venerdi 22 novembre alle 21 nella chiesa torinese del Santo Volto.

 

Torino, 19 settembre 2024

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OPERA BAROLO: INCONTRO SUL “VOLONTARIATO IN CARCERE”

Comunicato stampa del 19 settembre 2024

 

Venerdì 20 settembre 2024 alle ore 17, Palazzo Barolo ospiterà il quarto appuntamento del ciclo di conferenze sul carcere organizzato dall’Opera Barolo, in collaborazione con il settimanale diocesano La Voce e Il Tempo, nell’ambito delle iniziative per il 160esimo anniversario della morte della Venerabile Marchesa Giulia Falletti di Barolo.

Dedicato al tema “Il volontariato in carcere”, l’incontro offrirà l’occasione di approfondire la conoscenza di alcune tra le organizzazioni che svolgono attività di volontariato per aiutare le persone recluse:

  • il Centro di Ascolto della Caritas diocesana “Le Due Tuniche” (le cui attività saranno illustrate dalla responsabile Wally Falchi),
  • l’associazione “La goccia di Lube” (ne parlerà il presidente Adriano Moraglio),
  • gli “Asili Notturni Umberto I” di Alessandria (interverrà il direttore Pier Giuseppe Rossi),
  • i “Volontari di San Martino” (il cui operato sarà descritto da Michele Burzio, presidente dell’associazione nonché diacono al carcere “Lorusso e Cutugno”)
  • e la “Fondazione Tancredi di Barolo” (le cui attività saranno presentate dalla presidente Silvia Orsi).

Inoltre, i contributi di Luca Pidello, presidente della Commissione consiliare della Città di Torino “Legalità e diritti delle persone private della libertà personale”,

e di Monica Cristina Gallo, garante comunale dei diritti dei detenuti, forniranno l’opportunità di riflettere sul modo in cui le istituzioni interagiscono con le realtà del privato sociale e su come collaborando è possibile, nel limite delle possibilità di ognuno, contribuire a superare le enormi criticità del nostro sistema penitenziario per renderlo effettivamente capace di rispondere non solo a quanto disposto dall’articolo 27 della nostra Carta costituzionale (“le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”), ma anche ai ripetuti inviti di Papa Francesco affinché la pena non comprometta il diritto alla speranza, siano garantite prospettive di riconciliazione e di reinserimento, e ci si adoperi per assicurare condizioni di vita decorose, in modo che le carceri non diventino polveriere di rabbia, anziché luoghi di ricupero.

La conferenza sarà introdotta da Sonia Schellino, del Consiglio d’Amministrazione dell’Opera Barolo.

 

Torino, 19 settembre 2024

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FESTIVAL DELL’ACCOGLIENZA 2024: LA PRESENTAZIONE A PALAZZO DI CITTÀ

Comunicato stampa del 5 settembre 2024

 

Venerdì 13 settembre 2024 alle ore 9.30, nella Sala Colonne di Palazzo di Città a Torino, sarà presentata l’edizione 2024 del Festival dell’accoglienza, manifestazione organizzata dalla Pastorale Migranti dell’Arcidiocesi di Torino e dall’Associazione Generazioni Migranti.

L’iniziativa, giunta alla sua quarta edizione, propone in 45 giorni oltre 100 eventi (dibattiti, teatro, musica, laboratori, cinema, mostre, spiritualità) dedicati ai temi dell’accoglienza, dell’inclusione e della multiculturalità.

Alla presentazione interverranno

  • monsignor Roberto Repole (Arcivescovo di Torino e Vescovo di Susa)
  • Stefano Lo Russo (Sindaco della Città di Torino),
  • Pierpaolo Felicolo (Direttore Generale della Fondazione Migrantes),
  • Annapaola Venezia (Segretario generale ad interim della Fondazione CRT),
  • Marco Gilli (Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo)
  • Sergio Durando (Responsabile del Festival dell’Accoglienza).

 

Torino, 5 settembre 2024

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TORINO ACCOGLIE IL MONDO DELLE EQUIPES NOTRE-DAME

Comunicato stampa del 10 luglio 2024

 

XIII Raduno Internazionale
all’Inalpi Arena dal 15 al 20 luglio

Presentato la mattina di mercoledì 10 luglio 2024, a Palazzo di Città, il XIII Raduno Internazionale di Torino 2024, in calendario dal 15 al 20 luglio 2024: oltre 7500 gli equipiers provenienti da ogni parte del mondo vivranno una settimana intensa e ricca di momenti di spiritualità e riflessione.

Il tema scelto per il raduno “Andiamo con cuore ardente” richiama l’episodio del Vangelo dei discepoli di Emmaus (Lc 24:15.35) e sarà vissuto in giornate intense con la celebrazione eucaristica tutti giorni, momenti di meditazione, conferenze, incontri plenari e spettacoli.

Saranno 86 i Paesi rappresentati: quasi duemila i brasiliani, seguiti dai francesi e, a comporre il podio, dagli spagnoli, poi per numero di presenti gli italiani e i colombiani. Ci saranno anche coppie provenienti dalla Nuova Zelanda, dall’Australia, dal Botswana, dalla Repubblica Domenicana e dalla Guinea.  L’organizzazione coinvolgerà anche 400 volontari che sosterranno le attività in gran parte svolte all’interno dell’Inalpi Arena.

Tra i relatori il cardinale José Tolentino de Mendonça, la professoressa Marina Marcolini, la dottoressa Gabriella Gambino, Maria Clara Lucchetti Bingemer e la coppia Masu e Xosè Manuel Dominguez de la Fuente, suor Nathalie Becquart e Elisabeth Saléon- Terras collaboratrice a Troussures per oltre vent’anni di padre Henri Caffarel, fondatore del Movimento.

Torino è pronta a dare il benvenuto e accogliere gli equipiers. Durante il raduno i partecipanti avranno anche l’opportunità di percorrere degli itinerari spirituali nei luoghi simbolo a Torino, Chieri e Castelnuovo Don Bosco per conoscere esperienze e tradizioni religiose ricche di santità nate e ancora oggi presenti in città e nel territorio piemontese.

Clarita e Edgardo Bernal, Responsabili internazionali del Movimento, spiegano che «il movimento conta circa 160.000 membri ed è presente in più di 90 paesi nei cinque continenti. Ogni sei anni teniamo un incontro internazionale in qualche parte del mondo, come quello che si terrà qui a Torino, dove circa 8000 membri del movimento, coppie e sacerdoti si riuniranno per celebrare questo cammino di fede, per comprendere il nostro ruolo nella chiesa e nel mondo di oggi e per stabilire gli orientamenti di vita che costituiscono la road map che guiderà il movimento nei prossimi sei anni. L’incontro, che ha come motto “Andiamo con il cuore ardente”, prevede momenti di preghiera ed Eucaristia, relatori laici e religiosi di spicco, che tratteranno temi di attualità legati al momento di vita che stiamo vivendo come cattolici, testimonianze di vita provenienti da diverse realtà culturali e incontri di riflessione e scambio di idee».

L’arcivescovo di Torino monsignor Roberto Repole ricorda che «le Equipes Notre Dame sono una realtà radicata e diffusa nella Chiesa piemontese, che vede coinvolte in questo movimento centinaia di coppie. Come le altre associazioni e movimenti ecclesiali di famiglie, credo che le Equipes offrano oggi una testimonianza molto importante per la comunità cristiana e per la società civile: testimoniano la centralità della dimensione spirituale nella vita delle coppie, cioè il bisogno fondamentale dell’uomo e della donna di non guardarsi solo negli occhi, ma di guardare in alto, all’origine della vita e dell’amore».

Il vescovo ausiliare monsignor Alessandro Giraudo sottolinea: «Le Equipes di Torino e del Piemonte si sono preparate con grande impegno all’accoglienza delle coppie provenienti da tutto il mondo. Tutta la Chiesa torinese parteciperà con gioia all’incontro internazionale, non solo seguendo i lavori e condividendo i momenti di preghiera, ma anche accompagnando le coppie in alcuni luoghi che aiutano a conoscere la storia di questa Chiesa locale e in particolare la testimonianza dei santi in questo territorio».

Per Michela Favaro, vicesindaca della Città di Torino, «accogliere a Torino il XIII incontro Internazionale delle Equipes Notre-Dame è motivo di orgoglio per la nostra città. Torino, città dei Santi Sociali, è un laboratorio di accoglienza e solidarietà e ha tra le sue priorità quello di pensare al benessere delle persone e delle famiglie di oggi e di domani.  Ci auguriamo che per le migliaia di coppie provenienti da tutto il mondo che parteciperanno all’appuntamento questo rappresenti una importante opportunità di condivisione, di riflessione e crescita spirituale ma anche l’occasione di scoprire quanto di meglio Torino ha da offrire tra storia, arte, cultura ed enogastronomia».

Maurizio Marrone, assessore della Regione Piemonte alle Politiche Sociali con delega alle Famiglie, evidenzia che «il Piemonte, terra della Sindone e dei Santi sociali, accoglierà a braccia aperte le oltre settemila persone che accorreranno a Torino per celebrare la famiglia nel solco dell’insegnamento cristiano».

La cartella stampa completa del XIII Raduno delle Equipes Notre-Dame è disponibile on line, all’indirizzo:

https://torino2024.equipes-notre-dame.com/wp-content/uploads/2024/07/CARTELLA-STAMPA-ITA_-Conferenza-stampa-10-luglio-2024.zip

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A TORINO IL XIII INCONTRO INTERNAZIONALE DELLE ÉQUIPES NOTRE-DAME

Comunicato stampa dell'8 luglio 2024

 

Mercoledì 10 luglio 2024
alle ore 12,
nella Sala Colonne di Palazzo di Città – Torino

nel corso di una conferenza stampa sarà presentato il  “XIII Incontro Internazionale delle Équipes Notre-Dame”, ospitato a Torino, alla Inalpi Arena, dal 15 al 20 luglio 2024: sei giorni con momenti d’incontro, preghiera, meditazione e riflessione a partire dal tema “Andiamo con cuore ardente” sulle tracce del Vangelo di Luca e i versetti dedicati ai discepoli di Emmaus.

Al raduno del capoluogo piemontese, che segue quello del 2018 organizzato a Fatima,  è prevista la partecipazione di 7.600 persone tra coppie di sposi, sacerdoti, religiosi e religiose provenienti da tutto il mondo.

Le Équipes Notre-Dame sono un movimento laicale di spiritualità coniugale, nato per rispondere all’esigenza delle coppie di sposi di vivere in pienezza il sacramento del matrimonio. Nel mondo sono oltre 9mila e 500 i gruppi di coppie che costituiscono il movimento. Anche in Italia le Équipes Notre-Dame, attive dal 1959, sono numerose e presenti in quasi tutte le regioni.

All’incontro con i giornalisti interverranno: i responsabili internazionali delle Équipes Notre-Dame, Clarita e Edgardo Bernal; il vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi di Torino monsignor Alessandro Giraudo; la vicesindaca della Città di Torino Michela Favaro e l’assessore della Regione Piemonte Maurizio Marrone.

 

Torino, 8 luglio 2024

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MESSAGGIO DELL’ARCIVESCOVO ALLA CHIESA TORINESE E ALLA CITTÀ PER APERTURA ANNO FRASSATIANO

Comunicato stampa del 14 giugno 2024

 

Di seguito il messaggio di mons. Roberto Repole, arcivescovo di Torino e vescovo di Susa, indirizzato alla Chiesa torinese e alla Città per l’apertura dell’Anno Frassatiano.

«Carissimi,

nel 2025 ricorrerà il centenario della morte del beato Pier Giorgio Frassati, un giovane nato e vissuto a Torino, venerato dalla Chiesa per il grande slancio della sua fede cristiana e per l’esempio contagioso di una carità vissuta nella vita quotidiana, soprattutto nei confronti dei poveri.

Desidero annunciare che il prossimo 4 luglio 2024 apriremo un anno di speciali celebrazioni in vista del centenario, un anno per approfondire la conoscenza e la venerazione dell’«uomo delle otto beatitudini», come venne definito con un’immagine molto bella dal Papa Giovanni Paolo II. Spero che sia un anno importante per la comunità cristiana e per la città, che annovera Frassati fra i suoi figli esemplari. Spero che in tanti vorrete partecipare già quest’anno alla Festa liturgica del Beato Frassati: sarà celebrata in Cattedrale la sera di giovedì 4 luglio alle 21.

Insieme dedichiamo quest’anno a confrontarci con la vita luminosa del giovane Frassati, insieme invochiamo la sua intercessione nella nostra vita e mentre vi benedico di cuore auguro a tutti un cammino buono e fruttuoso.

Mons. Roberto Repole
arcivescovo di Torino e vescovo di Susa»

Torino, 14 giugno 2024

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ODP, INCONTRO CON IL RETTORE DEL SANTUARIO NOSTRA SIGNORA DI FATIMA

Comunicato stampa del 3 giugno 2024

 

CENTENARIO OPERA DIOCESANA PELLEGRINAGGI:
INCONTRO CON PADRE CABECINHAS

Mercoledì 5 giugno alle ore 21, l’aula magna del Polo Teologico torinese (via XX Settembre 83)  ospiterà un incontro con padre Carlos Manuel Pedrosa Cabecinhas, rettore del Santuario Nostra Signora di Fatima, sul tema  “Attualità del messaggio di Fatima”.

L’iniziativa è uno degli appuntamenti previsti dal programma delle celebrazioni per i cento anni di attività dell’Opera Diocesana Pellegrinaggi Torino (ODPT).

Torino, 3 giugno 2024

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SARÀ SANTO PADRE GIUSEPPE ALLAMANO: MESSAGGIO DELL’ARCIVESCOVO

Comunicato stampa del 23 maggio 2024

 

MESSAGGIO DELL’ARCIVESCOVO MONS. ROBERTO REPOLE
ALLA CHIESA CHE È IN TORINO E ALLA CITTÀ

«Carissimi,

con grande gioia vi partecipo l’annuncio dato oggi dalla Santa Sede ai cristiani di tutto il mondo: il beato Giuseppe Allamano, un caro figlio della Chiesa torinese, sarà presto proclamato Santo.  Il Papa ha autorizzato la promulgazione del Decreto che attesta un miracolo attribuito all’intercessione dell’Allamano, che nel 1901 fondò l’Istituto Missioni Consolata aprendo una volta di più la nostra Chiesa all’annuncio del Vangelo nel mondo.

La missione partì dall’amato Santuario della Consolata e oggi è diffusa in tutto il mondo, dove i Missionari e le Missionarie della Consolata continuano a testimoniare la fede in Gesù, spesso in condizioni di grande povertà materiale e spirituale.

È l’impegno missionario di tutta la Chiesa, anche di quella torinese che sull’esempio dell’Allamano e dei «santi sociali» che illuminarono la città nell’Ottocento e nel Novecento si sente chiamata a portare il Vangelo nella vita di tutti gli uomini e tutte le donne, qui ed oggi.

In queste ore ci uniamo alla festa dei Missionari e delle Missionarie della Consolata e rivolgiamo un pensiero riconoscente al Papa. Ha inizio il percorso verso la canonizzazione di Giuseppe Allamano, che presto avremo la gioia di vivere insieme.

mons. Roberto Repole, Arcivescovo di Torino»

Torino, 23 maggio 2024

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OPERA BAROLO, CONFERENZA SU “CULTURA, STUDIO E FORMAZIONE PROFESSIONALE IN CARCERE”

Comunicato stampa del 14 maggio 2024

 

NELL’AMBITO DEL CICLO DI CONFERENZE SULLE CARCERI:
VENERDI’ 17 MAGGIO 2024 A PALAZZO BAROLO

Venerdì 17 maggio alle ore 17, Palazzo Barolo (via delle Orfane 7a, Torino) ospita la conferenza “Cultura, studio e formazione professionale in carcere”, la terza del ciclo di appuntamenti sul carcere organizzato dall’Opera Barolo in collaborazione con il settimanale diocesano “La Voce e Il Tempo”, nell’ambito delle iniziative per il 160° anniversario della morte della Venerabile Marchesa Giulia Falletti di Barolo.

All’incontro introdotto da Anna Maria Poggi, docente di Diritto costituzionale all’Università di Torino e consigliera dell’Opera Barolo, e moderato da Maria Teresa Pichetto, fondatrice del Polo universitario per detenuti del penitenziario di Torino,  intervengono:

  • Franco Prina, presidente della Conferenza Nazionale Universitaria Poli Penitenziari,
  • Marzia Sica della Fondazione Compagnia di San Paolo,
  • Paolo Monferino, presidente Fondazione Arti e Mestieri,
  • Bruno Mellano, Garante regionale dei diritti dei detenuti ,
  • Roberto Gramola, laureato al Polo Universitario per detenuti del Carcere di Torino.

Durante il periodo di reclusione, poter accedere ad attività di formazione professionale e a percorsi di istruzione scolastica ad ogni livello, dalla primaria a quella universitaria, può offrire la possibilità di riscattare il passato e di pensare a un futuro da vivere pienamente da persone integrate nella società dei “liberi”, rispettate, con un lavoro e senza dover convivere con pregiudizi e lo stigma del carcere.

Come evidenzia Roberto Gramola, ex detenuto laureato mentre scontava la pena (tra i relatori il 17 maggio), studiare in carcere è importante «non solo per il valore che può avere un titolo di studio e le competenze acquisite, ma perché l’individuo può rappresentare al mondo un’immagine differente da quella che accompagna tutti gli ex detenuti».

Torino, 14 maggio 2024

 

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IL CARDINAL PIERBATTISTA PIZZABALLA INCONTRA I MEDIA AL POLO TEOLOGICO TORINESE

Comunicato stampa del 2 maggio 2024

 

Cara/o collega,

sabato 4 maggio alle ore 15, il Patriarca di Gerusalemme dei Latini cardinal Pierbattista Pizzaballa, in occasione della sua visita a Torino per la celebrazione della Festa liturgica della Sindone e i cento anni di attività dell’Opera Diocesana Pellegrinaggi Torino,

incontrerà giornalisti e operatori turistici
nella Sala Artistica del Polo Teologico Torinese,
in via XX Settembre 83.

Ti segnaliamo inoltre che, sempre nella giornata di sabato 4 maggio, alle 18 il cardinal Pizzaballa sarà in Duomo e presiederà con l’arcivescovo Roberto Repole la celebrazione eucaristica per la Festa liturgica della Sindone, mentre la sera alle ore 21, al santuario della Consolata, parteciperà all’incontro pubblico organizzato nell’ambito del ciclo di iniziative culturali del settimanale «La Voce e il Tempo» (l’incontro con il cardinal Pizzaballa sarà anche trasmesso in diretta streaming e potrà essere seguito attraverso il canale YouTube del Santuario della Consolata).

Nella giornata di domenica 5 maggio il Patriarca di Gerusalemme sarà a Maria Ausiliatrice per un incontro con i giovani del mondo salesiano e, a seguire, visiterà la Piccola Casa della Divina Provvidenza e il Sermig, prima di ripartire in serata per Tel Aviv.

Torino, 2 maggio 2024

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FESTA DEL LAVORO 2024 APPELLO DELL’ARCIVESCOVO AGLI IMPRENDITORI

Comunicato stampa del 29 aprile 2024

 

Il Messaggio diffuso lunedì 29 aprile 2024 da mons. Roberto Repole, arcivescovo di Torino e vescovo di Susa, per la Festa del Lavoro e la Festa di San Giuseppe Lavoratore contiene quest’anno una riflessione sul «difficile mestiere degli imprenditori» nel mercato globale e il problema delle fabbriche che chiudono nell’area torinese. Il testo integrale qui di seguito (e scaricabile a questo link):

«Alle lavoratrici e ai lavoratori,
alle imprenditrici e agli imprenditori, alle loro famiglie

Carissimi,

dopo un inverno segnato dalla dolorosa chiusura di varie fabbriche nell’area torinese e nella Valle di Susa desidero cogliere l’occasione della Festa del Lavoro e della Festa di San Giuseppe Lavoratore per una riflessione sul difficile mestiere degli imprenditori in questo nostro tempo di grande competizione economica, che sfida le aziende e le costringe a continui cambiamenti per mantenere competitività e garantirsi la sopravvivenza.

Il destino dei lavoratori e delle loro famiglie in questa stagione così delicata dipende anche dal successo degli imprenditori: per questo la Chiesa sostiene con gratitudine ed anche prega per tutti coloro che abbracciano l’attività di impresa investendo risorse e spendendo la propria intelligenza, il proprio coraggio e la fantasia.

L’avventura delle imprese, anche quella delle industrie multinazionali con sede a Torino, è anche l’avventura di un territorio, che offre alle aziende la risorsa più importante: i lavoratori. Oggi va detto con forza che i lavoratori non sono separabili dagli interessi delle aziende: sono gli uomini e le donne che, con il loro impegno, con la loro vita, con la vita delle loro famiglie, rendono possibile la ricchezza e l’esistenza stessa delle aziende. Desidero esprimere grande riconoscenza agli imprenditori che combattono per mantenere vive le proprie aziende. Faccio anche osservare che il complesso dei lavoratori di un territorio rappresenta il mercato cui le aziende rivolgono i loro prodotti e servizi: se questo mercato mantiene la sua capacità di spesa e consumo, saranno le aziende stesse a beneficiarne.

Purtroppo nell’area torinese è capitato e continua a capitare a tante persone di perdere il posto di lavoro in aziende che non riescono più a restare sul mercato e falliscono.

Ciò che non dovrebbe mai accadere, agli operai e agli impiegati, è perdere il lavoro in aziende che godono di buona salute e stanno producendo ricchezza e profitto, eppure non si accontentano: queste aziende, spinte sovente da logiche esasperate di ricerca di sempre maggiori guadagni, tagliano i posti di lavoro o li trasferiscono altrove. È questa, tristemente, una dinamica presente nel mercato internazionale, a volte guidata dalle valorizzazioni dei titoli in Borsa e talvolta anche dalla ricerca di premialità per i top managers, che spesso porta anche aziende sane, con buoni profitti, a chiudere fabbriche.

Se la scelta di abbandonare il nostro territorio può essere compresa quando è necessaria per la sopravvivenza dell’azienda, non mi pare possa essere accettabile quando risponde alla logica di moltiplicare in modo esasperato i profitti: credo che esistano limiti all’accumulo della ricchezza, oltre i quali non è legittimo sacrificare la vita delle persone.

Ecco, su tutto questo vorrei che riflettessimo insieme e molto concretamente – imprenditori, lavoratori e loro rappresentanze, classe politica – per concorrere alla crescita del nostro amato territorio. Come Vescovo, leggo il presente alla luce del Vangelo che chiede di mettere il bene dell’uomo, che è figlio di Dio, al centro di ogni nostra scelta, anche delle scelte economiche. Dietro alle dinamiche estreme dei mercati mi sembra di leggere una visione povera della persona umana, sacrificata alla logica del denaro. È una visione che non colmerà mai il nostro cuore, neppure quello di chi muove le leve economiche e un giorno si domanderà l’uso che ne ha fatto. Tutti, ciascuno di noi nel suo ruolo, ci domanderemo un giorno se abbiamo portato frutti buoni».

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