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Migranti: Carmelitane e Clarisse scrivono a Mattarella e Conte

Solo l'accoglienza può mantenerci umani e realizzarci come persone

 

Voi siete tutti fratelli”. (Mt 23,8)
“Egregio signor Presidente della Repubblica Sergio Mattarella,
Egregio signor Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte,
siamo sorelle di alcuni monasteri di clarisse e carmelitane scalze, accomunate dall’unico desiderio di esprimere preoccupazione per il diffondersi in Italia di sentimenti di intolleranza, rifiuto e violenta discriminazione nei confronti dei migranti e rifugiati che cercano nelle nostre terre accoglienza e protezione.
Non ci è stato possibile contattare tutte le fraternità monastiche esistenti sul territorio nazionale, ma sappiamo di essere in comunione con quante di loro condividono le stesse nostre preoccupazioni e il nostro stesso desiderio di una società più umana…”

Così ha inizio la lettera/appello  firmata da 62 monasteri di Clarisse e Carmelitane scalze italiane per esprimere la convinzione  che “non sia ingenuo credere che una solidarietà efficace, e indubbiamente ben organizzata, possa arricchire la nostra storia e, a lungo termine, anche la nostra situazione economica e sociale”.  Anzi, le religiose considerano “ingenuo il contrario”, cioè “credere che una civiltà che chiude le proprie porte sia destinata a un futuro lungo e felice, una società tra l’altro che chiude i porti ai migranti, ma, come ha sottolineato Papa Francesco, ‘apre i porti alle imbarcazioni che devono caricare sofisticati e costosi armamenti’”.

La lettera è qui scaricabile per intero (pdf, 356 kb) Lettera aperta ai Presidenti Mattarella e Conte

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