Progetto Ruth: le Caritas vicine alle donne vittime di violenza

Anche in Piemonte è attivo il progetto Ruth contro la violenza economica

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, Caritas Italiana ricorda le troppe donne che, anche in questo 2023, hanno subito abusi, maltrattamenti finanche la morte, a causa della scellerata violenza ingiustamente perpetrata nei loro confronti. Recentemente Caritas Italiana ha promosso una rete nazionale denominata “progetto Ruth”, formata di Caritas diocesane impegnate ad assistere e accompagnare donne vittime di violenza economica nel richiedere finanziamenti di microcredito sociale. Grazie all’esperienza avviata nell’ambito del progetto Microcredito di libertà promosso dal Ministero delle Pari Opportunità in collaborazione con ABI, ENM e Federcasse, Caritas Italiana ha promosso una rete nazionale denominata “Progetto Ruth” che coinvolge 19 Caritas diocesane (Alba, Vigevano, Vicenza, Trento, Pordenone, Ferrara, La Spezia, Pistoia, Terni, Pesaro, Chieti, Frosinone, Salerno, Potenza, Conversano, Catanzaro, Catania, Nuoro) impegnate a livello regionale ad assistere e accompagnare donne vittime di violenza economica nel richiedere finanziamenti di microcredito sociale. La violenza economica è una forma di violenza domestica che, attraverso condizionamenti come il controllo delle spese, il divieto di utilizzare il proprio denaro, l’inconsapevole sottoscrizione di finanziamenti o garanzie, conduce la donna a un ulteriore grado di sottomissione e controllo. Ancora una volta la privazione dei mezzi di sussistenza agisce sul grado di autonomia di una persona e la condiziona, alimentandone fragilità e solitudine. Oggi c’è una rete di più di cento Caritas diocesane che sempre più spesso negli ultimi anni, anche grazie ai fondi 8xmille, hanno realizzato servizi e progetti rivolti alle donne fragili, vittime di violenza o sfruttamento, per l’ascolto – anche psicologico e legale – l’accoglienza – anche in forma emergenziale – e l’avviamento lavorativo, e hanno sottoscritto Protocolli territoriali con istituzioni, Enti locali, Servizi sanitari e Centri Antiviolenza.

Comunicato stampa del 24/11/2023

 

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