Conclusa l'Ostensione....ma il Progetto SINgDONE continua.
” SINgDONE- Uomo tra noi ” , il progetto ideato e realizzato dall’Ufficio per la Pastorale della Cultura della Diocesi di Torino in occasione della Ostensione 2015, avrebbe dovuto concludersi il 15 di giugno , con l’ultima delle sue repliche al Presidio Ospedaliero Fatebenefratelli di San Maurizio Canavese. Ma , in corsa, si è aggiunta un’altra data, e il concerto è ritornato una seconda volta all’Auditorium del Santo Volto di Torino, per una serata speciale coincidente con la visita del Papa in città: una circostanza eccezionale che ci ha permesso di agganciare lo spirito e la sostanza delle “nostre” canzoni alla presenza di Francesco tra noi, alle sue parole e ai suoi insegnamenti . Per questa replica straordinaria, una presenza massiccia, ta le altre: quella delle giacchette viola, i volontari della Sindone che lungo tutto questo periodo si sono distinti e prodigati in tutte le situazioni .
I numeri.
Le previsioni iniziali, anche le piu’ rosee, sulla riuscita del progetto, sono state ampiamente superate.
Oltre millesettecento persone in complessivo hanno partecipato ai sei concerti: una cinquantina al Ferrante Aporti, centocinquanta circa al Cottolengo, quasi seicento al Santo Volto a maggio, ducentocinquanta al carcere Lorusso e Cutugno, una ottantina al Fatebenefratelli, seicentocinquanta il 21 giugno. Oltre 7100 sono stati i contatti con le pagine Facebook del nostro Ufficio e le due pagine evento appositamente creati, dove sono stati pubblicati, letti e commentati quasi ducento post originali sui temi del Progetto.
Hanno collaborato con noi il Ministero della Giustizia, Istituto Penale Minorile Ferrante Aporti e Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino; la Piccola Casa della Divina Provvidenza di Torino ; l’Ordine Ospedaliero Fatebenefratelli , Provincia Lombarda; il coordinamento dei Volontari per la Sindone della Ostensione 2015.
Gli obbiettivi
Lo abbiamo detto altre volte: crediamo che compito specifico della Cultura sia il rappresentare un possibile terreno di incontro tra mondi diversi e anche molto lontani; il cercare la vicinanza e la condivisione prima di ogni forma di giudizio , di pregiudizio, o, all’opposto, di facile buonismo e di ” volemosebene”; di lanciare ogni possibile ponte aldilà di ogni possibile fossato. In questo senso , il nostro fare canzoni e parole, impastate come sono nelle storie e nelle vite di tutti i presenti , lasciandole parlare entrambe di noi, della sofferenza e di Dio, ha rappresentato un buon momento di cultura partecipata. Desideravamo portare il messaggio della Sindone ( Dio , uomo tra noi, viene a salvarci tutti condividendo la nostra sofferenza ) a quelli che non avrebbero potuto incontrarlo diversamente ma, nello stesso tempo, ci siamo accorti di averlo ricevuto da loro, quello stesso messaggio, “incarnato” , per dir così, nella loro esperienza di vita concreta e quotidiana. Siamo riusciti a fare tutto questo grazie alla partecipazione attiva di tutti coloro che, acquistando il biglietto al grande concerto dell’8 maggio, ci hanno reso possibile finanziare le altre repliche e portare avanti il progetto fino a qua,
Le prospettive
Da una parte, strada facendo, ci sono arrivate richieste per ripetere questo nostro concerto anche in altri luoghi ” della sofferenza”; dall’altra, nella serata speciale del 21 di giugno si è manifestata la generosità delle offerte libere raccolte. Questo ci permette di annunciare fin d’ora che, alla ripresa autunnale, ci saranno due nuove repliche del concerto, le cui date e i luoghi verranno comunicati a suo tempo, Questa possibilità ci piace molto e ci sembra che possa concordare con questa constatazione: l ”Ostensione è terminata e l’immagine dell’Uomo dei dolori è riposta fino a nuovo ordine….ma non così le immagini viventi di tutti quelli che abbiamo intorno e che sono nel dolore. A loro, in modo tutto particolare, saranno destinate le repliche autunnali.
Hanno parlato di noi:
Oltre a Rai Tg3 Piemonte, e a Primaradio, che ha realizzato quattro interviste radiofoniche sul progetto, hanno scritto di noi: