Come amministrare in modo corretto la Confermazione in tempi di pandemia

Comunicazione del 1° ottobre 2020 del Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti

Di seguito e in allegato la comunicazione del Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, S.Em. Card. Robert Sarah, datata 1 ottobre 2020, circa il «modo corretto di amministrare validamente il sacramento della Confermazione, date le norme sulla distanza sociale» in questo tempo di pandemia.

«Nel corso dell’attuale pandemia di Covid-19 questa Congregazione ha ricevuto alcune richieste da parte di Conferenze Episcopali e di singoli Vescovi circa il modo corretto di amministrare validamente il sacramento della Confermazione, date le norme sulla distanza sociale in vigore in molti luoghi.

La questione presenta diversi aspetti. In primo luogo l’unzione con il crisma deve essere accompagnata dall’imposizione della mano o è sufficiente l’unzione? In secondo luogo, l’unzione deve essere fatta con il pollice nudo affinché il sacramento sia validamente amministrato, oppure il ministro può avvalersi di uno strumento, come guanti o tamponi?

Alla prima domanda ha già risposto la Pontificia Commissione per l’Interpretazione dei Decreti del Concilio Vaticano II, cfr. Notitiae 7 (1972) pp. 281-285, che ha ritenuto che l’unzione manifesta sufficientemente l’imposizione della mano, quindi l’imposizione della mano al contempo non è necessaria per la validità.

La seconda questione, riguardante l’uso di uno strumento come i tamponi, è stata recentemente sottoposta al Pontificio Consiglio per l’Interpretazione dei Testi Legislativi. La risposta formale a questa domanda è stata la seguente: “Per la validità del sacramento della Confermazione, il diritto stabilisce che sia conferito dal ministro ordinario e dal presbitero provvisto di facoltà e mediante l’unzione del crisma sulla fronte, con la pronuncia delle parole prescritte nei libri liturgici (cfr. cann. 880 § 1 e 882 CIC). L’uso da parte del ministro di eventuale strumenti (guanti, tamponi…), non tocca la validità del sacramento“.

Tuttavia, sottolineiamo che tali pratiche, qualora adottate, sono destinate a durare solo fino alla fine dell’attuale emergenza.

Ci auguriamo che ciò fornisca la necessaria chiarezza (…).

Robert Card. SARAH

Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti»

Lettera del card. Sarah in allegato.

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