Quinta settimana

AVERE UNO SGUARDO NUOVO E'...

” L’amore dà sempre vita. Per questo, l’amore coniugale «non si esaurisce all’interno della coppia.”(AL 165)

In un momento della giornata, mettiamoci di fronte ad un’icona, un crocefisso , accendiamo una candela e preghiamo insieme

BRANO:

“Tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa, c’erano anche alcuni Greci. Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, e gli chiesero: «Signore, vogliamo vedere Gesù». Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù. Gesù rispose: «È giunta l’ora che sia glorificato il Figlio dell’uomo. In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto.” (Gv 12, 20-24)

COMMENTO

Le famiglie cristiane non dimentichino che «la fede non ci toglie dal mondo, ma ci inserisce più profondamente in esso. […] Ognuno di noi, infatti, svolge un ruolo speciale nella preparazione della venuta del Regno di Dio». La famiglia non deve pensare sé stessa come un recinto chiamato a proteggersi dalla società. Non rimane ad aspettare, ma esce da sé nella ricerca solidale. In tal modo diventa un luogo d’integrazione della persona con la società e un punto di unione tra il pubblico e il privato. I coniugi hanno bisogno di acquisire una chiara e convinta consapevolezza riguardo ai loro doveri sociali. Quando questo accade, l’affetto che li unisce non viene meno, ma si riempie di nuova luce” (AL 181). “Vogliamo vedere Gesù” questa è la richiesta che i pagani fanno agli apostoli, ed è la stessa che il mondo oggi fa a noi. Noi siamo chiamati a rispondere a questa richiesta con la nostra stessa vita, con il nostro modo di amarci, con i nostro essere sposi in Cristo, con le nostre scelte quotidiane. L’amore, se autentico, è fecondo e ci rende capaci di testimonianza anche senza fare nulla di speciale, sono le stesse caratteristiche dell’amore che dicono al mondo che Cristo ama tutti e fa si che diventiamo coraggiosi di uscire dalle nostre comodità, dalle nostre certezze per diventare “scomodi” annunciatori della verità, capaci di andare controcorrente per ricordare al mondo che c’è più gioia nel dare che nel ricevere che la vita va vissuta fino in fondo e che solo attraverso le piccole e grandi croci che la complessità della vita ci pone davanti possiamo sperimentare la vera Gioia della Risurrezione!

IMPEGNO

In questa settimana ci impegniamo a dire una parola di bene e di speranza negli ambienti che frequentiamo.

SEGNO

Pensiamo ad un momento concreto in cui dei nostri amici ci hanno aiutato in un momento faticoso, riconosciamo l’intervento del Padre e ringraziamolo recitando un Padre Nostro.

RIFLESSIONE DI COPPIA

Nell’intimità della sera:

 

 Pensiamo ad alcune situazioni di fatica o ingiustizia in cui ci siamo trovati, come ci siamo comportati?

 Siamo consapevoli che il nostro modo di amare è il segno efficace con il quale Dio ama ogni persona?

 

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