DICHIARAZIONE DEL CARD. ROBERTO REPOLE, ARCIVESCOVO DI TORINO, SULLA TRAGICA MORTE DI UN OPERAIO NEL CANTIERE DI TORINO ESPOSIZIONI
<<Non riusciamo a reggere il pensiero di un altro padre di famiglia morto questa mattina per l’incidente nel cantiere di Torino Esposizioni. Andy Mwachoko, 42 anni, arrivava dalla Nigeria, aveva tre figli e una moglie che non lo vedranno tornare a casa. Non abbiamo elementi per comprendere se vi siano responsabilità in questa ennesima morte bianca a Torino, che sconvolge anche i datori di lavoro, ma scorrendo l’elenco dei caduti nei cantieri e al di là della tragedia di questa mattina è doloroso constatare che le vittime sono spesso persone fragili e poco pagate. La morte di un altro lavoratore ci impone di compiere un esame di coscienza collettivo, se il benessere di cui godiamo non sia spesso pagato soprattutto dai fragili: le persone valgono immensamente più del denaro, molto più delle cose materiali e credo che su questo punto abbiamo tutti l’urgente dovere di vigilare.>>