Nei depositi dell'Archivio Storico sono conservati circa 2500 metri lineari di documenti, ordinati in fondi, sezioni, serie e sottoserie: vi sono custodite le memorie storiche delle più importanti istituzioni ecclesiastiche della Diocesi di Torino. Tra le serie più prestigiose dell’Archivio Arcivescovile, i Protocolli Vescovili-ben 174 volumi a cominciare dal 1265- le carte della Mensa Vescovile dal X secolo, i registri delle Ordinazioni Sacerdotali, il fondo del Tribunale Ecclesiastico, le Provvisioni semplici e beneficiarie raccolte sin dal 1580, le Visite Pastorali con le Relazioni sullo Stato delle Chiese e gli Inventari e la copia dei Registri di Battesimo, Matrimonio e Morte delle parrocchie di tutta la Diocesi a partire dal 1823; un fondo "Diplomatico" accuratamente ordinato comprendente circa 2500 pergamene. Fra i fondi aggregati, l’Archivio Capitolare, prodotto dal Capitolo della Metropolitana di Torino, istituzione antichissima che risale ai tempi di Carlo Magno, che conserva preziosi codici miniati in pergamena, la preziosa serie di Atti capitolari e un ricco fondo musicale assai apprezzato dai cultori di musica antica. E poi l’Archivio dell’Abbazia di San Michele della Chiusa con carte dal 1200 fino agli inizi dell’Ottocento, con protocolli abbaziali, visite pastorali dell’Abate, e una preziosa Sinodo del XVII secolo. Per non dimenticare infine gli archivi cosiddetti minori, fra cui la Confraternita dello Spirito Santo che si è occupata anche del riscatto degli schiavi, la Cappella Palatina, parte del fondo della Congregazione dei Filippini in Chieri, le Monache del SS. Crocifisso in Torino, i Cappellani del Lavoro, il carteggio del Duca di Genova, il fondo della Parrocchia Metropolitana, e il vastissimo archivio del Centro Catti, un circolo nato per approfondire gli studi sul contributo dei cattolici alla Resistenza e che raccoglie documenti anche inediti di notevole interesse. 

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