L’architettura

L’impianto rinascimentale della Chiesa Inferiore, che ospita il Museo Diocesano di Torino, è caratterizzato dalle murature perimetrali, con finestre rettangolari che illuminano l’interno ed emergono sulla piazza, e dai grandi pilastri centrali che sorreggono le volte.
Nei centrivolta è raffigurato lo stemma del cardinale Domenico Della Rovere di Vinovo che, nel 1491, fece edificare il Duomo rinascimentale.
Al centro è visibile una rovere, simbolo del nome gentilizio, accanto alla quale compaiono le lettere “S” e “D”, iniziali del motto del cardinale “Soli Deo” (a Dio solo).
Lo scudo è sormontato da un cappello cardinalizio con cordone e nappe laterali. La pianta della Chiesa Inferiore riproduce fedelmente quella della Chiesa Superiore: a croce latina, a tre navate, con i bracci del transetto e del coro di forma e dimensioni uguali.
Dal Cinquecento fino all’inizio dell’Ottocento, prima della costruzione dei sepolcreti di Superga e della cappella della Sindone, questo luogo fu destinato ad accogliere le spoglie degli Arcivescovi, di grandi personaggi torinesi e dei Savoia, come testimoniano le grandi croci ritrovate recentemente sulle pareti.
Dopo aver subito numerosi cambiamenti strutturali, ricollegabili alle vicende di cinquecento anni della fabbrica del Duomo, i suoi spazi sono stati riportati all’originale splendore da un accurato restauro che ha permesso di recuperare anche alcuni frammenti del pavimento originario della chiesa danneggiato, nel corso del Novecento, da alcuni interventi mirati a ricavare spazi per un teatro e una palestra.
Gli scavi archeologici effettuati in questo sito hanno inoltre riportato alla luce, oltre ad alcune antiche sepolture, i resti del primitivo complesso episcopale di Torino, costituito dalle tre chiese del Salvatore, di San Giovanni Battista e di Santa Maria de dompno (IV-VII secolo).

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