PROGETTO POLICORO IN PIEMONTE E VALLE D’AOSTA
A cura del Coordinamento Policoro Piemonte
 
 
IL PROGETTO POLICORO
 
E’ un progetto promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana attraverso tre Uffici: Pastorale Sociale e del Lavoro, Pastorale Giovanile e Caritas.
Nasce nel 1996 all’indomani del Convegno Ecclesiale di Palermo (1995) prendendo il nome dal piccolo paese della Basilicata dove, per la prima volta, si riuniscono gli Uffici Nazionali coinvolti per affrontare il problema della disoccupazione dei giovani del sud.
Il progetto intende offrire alle Chiese locali strumenti e opportunità per affrontare il problema della disoccupazione giovanile in una prospettiva di evangelizzazione e di promozione umana, oltre che aiutare le Chiese ad interagire tra di loro con spirito di solidarietà e di reciprocità, stimolando le pastorali e le aggregazioni laicali di ispirazione cristiana a lavorare "in rete" in un'ottica di sinergia e di collaborazione reciproca.
 
Obiettivi del progetto
Evangelizzazionedei giovani disoccupati o in situazione irregolare di lavoro
Formazione di una nuova cultura del lavoro ispirata ai valori della responsabilità e della cooperazione
Gesti concreti di solidarietàper sostenere l’avvio di nuove attività imprenditoriali da parte dei giovani
Rapporti di Reciprocità tra le varie Chiese italiane per costruire una rete di scambio di doni
 
Icona biblica
“Non possiedo né oro, né argento, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, cammina!” (At 3,1-10).
Così come Pietro e Giovanni allo storpio che chiedeva l’elemosina alla porta Bella del tempio non hanno da offrire ricchezze materiali ma il Vangelo, la chiesa non offre ai giovani disoccupati ricchezze materiali, ma annuncia loro ciò che possiede: Gesù.
La ricchezza del Vangelo può veramente cambiare la vita e aiutare le persone ad alzarsi dalla strada della rassegnazione, del mendicare assistenza per camminare lungo i sentieri di speranza e di sviluppo.
 
L’animatore di comunità
Figura centrale del progetto è l’Animatore di Comunità è colui che opera per sensibilizzare le persone sul problema della disoccupazione giovanile, accompagna e sostiene la creazione di nuove imprese e cooperative, sollecita tutte le forze disponibili sul territorio fornendo un apporto concreto alla realizzazione di una nuova cultura del lavoro nella propria diocesi.
Questa figura si occupa di:
-          Organizzare incontri periodici con i giovani presenti nelle parrocchie o in altre realtà associative
-          Tenere corsi sulle problematiche occupazionali e sugli aspetti motivazionali dell’approccio al lavoro
-          Incontrare i giovani attraverso colloqui individuali, tesi anche alla redazione di curriculum vitae
-          Assistenza progettuale per i giovani che intendono avviare un’attività di lavoro autonomo, artigianale, cooperativistico
-          Supporto alla redazione del proprio piano di impresa
-          Consulenzagratuita sulle leggi che agevolano tutte le iniziative di autoimpiego e sulle procedure burocratiche per dare avvio a tali attività, oltre che sulle agevolazioni finanziarie che intervengono a sostegno di lavoro autonomo, microimpresa, franchising
-          Informazione sulle opportunità occupazionali e formative presenti sul territorio
 
L’azione dell’animatore di comunità avviene insieme a enti con cui si è in contatto e si è sviluppata una rete di scambi. Consulenze mirate ai fini dell’accompagnamento allo sviluppo di gesti concreti: CENASCA-CISL, ACLI, BANCA ETICA, CONFCOOPERATIVE
Enti che collaborano per l’evangelizzazione: AGESCI, GIFRA, GiOC, MLAC.
Inoltre, il progetto Policoro si occupa di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla condizione del lavoro giovanile e sulla disoccupazione fornendo un approccio concreto alla realizzazione di una nuova cultura del lavoro (diversa dalla mentalità assistenzialistica e del posto fisso) nelle singole diocesi
Infine, compito di Policoro è orientare, formare, informare, accompagnare al lavoro, ispirandosi sempre ai valori umani e cristiani di legalità, solidarietà, fiducia, responsabilità, cooperazione e auto imprenditorialità
 
 
Rapporti di reciprocità
All’interno del progetto Policoro  è cresciuta la convinzione dell'importanza di creare delle opportunità di incontro tra le varie Chiese che sono in Italia. A questo scopo sono stati promossi “rapporti di reciprocità” tra le varie regionali d’Italia.
Non si tratta di chiedere la soluzione dei problemi alle regioni dove c'è più lavoro, né di realizzare forme di sostegno a senso unico, ma di costruire una rete di reciprocità che permetta di realizzare la comunicazione e lo scambio di doni tra le Chiese, la cooperazione tra il Nord e il Sud d'Italia, in modo che la comunione ecclesiale sia fermento di solidarietà sociale e di unità nazionale.
I Direttori regionali delle tre pastorali delle due regioni ecclesiastiche oltre a rappresentanti laici costituiscono il Coordinamento interregionale dei Rapporti di reciprocità fra la Sicilia e il Piemonte.
Questo organoè unico nel panorama del Progetto Policoro, in quanto le altre regioni non hanno attivato i Rapporti di reciprocità.
Il Coordinamento si riunisce periodicamente tre volte all’anno, programma le iniziative e si adopera per la loro realizzazione.
Nell’ottica di questo scambio tra le diverse esperienze pastorali il coordinamento nel corso degli anni ha realizzato diverse attività:
§ Stages formativi di giovani siciliani in cooperative piemontesi
§ Esperienze di “Vacanze Intelligenti” di giovani siciliani in Piemonte e di giovani piemontesi in Sicilia
§ Esperienze di solidarietà oratorio e lavoro in strutture di pastorale giovanile
§ Seminari di approfondimento sulla formazione professionale e sulla cooperazione
§ Interscambi di seminaristi
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