COMMISSIONE REGIONALE PIEMONTESE PER I PROBLEMI SOCIALI E IL LAVORO

 
 
 
I. – FINALITA’ E COMPITI DELLA COMMISSIONE
 
1. FINALITA'
 
 
E' istituita presso la Conferenza Episcopale Piemontese la Commissione Regionale per i Problemi Sociali e il Lavoro.
 
La Commissione ha lo scopo di :
 
a) favorire la promozione e il collegamento dell'atti¬vità nel campo della pastorale sociale e del lavoro, nel ri¬spetto dei fini e dell'identità di ogni organismo ecclesia¬le;
 
b) offrire indicazioni alla Conferenza Episcopale Pie¬montese e alle Commissioni diocesane, avvalendosi anche del contributo di associazioni, movimenti e gruppi.
 
Animata da slancio missionario e da spirito di comunione ec¬clesiale, la Commissione opererà attraverso:
 
* la lettura attenta, alla luce della Parola di Dio e del Magistero sociale della Chiesa, dei segni del nostro tempo;
 
* l'impegno responsabile nell'individuare e realizzare linee operative atte a far maturare la pastorale socia¬le e del lavoro nelle Chiese particolari.
 
 
2. COMPITI
 
Per l'attuazione delle sue finalità la Commissione svolge i seguenti compiti:
 
* studio ed approfondimento, con sensibilità pastorale, dei problemi che riguardano la vita sociale e il mondo del lavoro, approntando al riguardo utili sussidi;
 
* orientamento delle forme e dei modi per un coordinamen¬to delle esperienze delle Chiese particolari nel campo specifico della pastorale sociale e del lavoro;
 
* approfondimento o divulgazione del Magistero sociale pontificio ed episcopale e dei documenti pastorali della C.E.I;
 
* collaborazione stabile con l’Ufficio Nazionale, la Consulta Nazionale e le Commissioni diocesane per la pastorale sociale e del lavoro;
 
* mantenere contatti con gli Uffici Regionali di altri ambiti pastorali per programmazioni comuni.
 
 
 
II. – STRUTTURA
 
3. COMPOSIZIONE
 
La Commissione Regionale è composta da:
 
* il Vescovo delegato regionale, che si avvale nella direzione dell’incaricato regionale;
 
* gli incaricati diocesani della pastorale sociale e del lavoro o, in loro assenza, da un loro rappresentante;
 
* un laico per ogni diocesi, eletto dalle Commissioni diocesane per la pastorale sociale e del lavoro al loro interno;
 
* un rappresentante laico e l’assistente ecclesiastico regionale del Movimento Lavoratori di Azione Cattolica, un rappresentante laico e l’assistente ecclesiastico regionale della Gi.O.C.;
 
* i rappresentanti delle associazioni, dei movimenti e dei gruppi che la Commissione, per ragioni di opportunità pastorale, ritiene di cooptare, previa autorizzazione del Vescovo delegato regionale;
 
* i rappresentanti del CISM e dell’USMI regionali, designati dai rispettivi organismi competenti;
 
* un rappresentnate dell’UCEI e della Caritas.
 
I membri della Commissione durano in carica secondo i mandati delle rispettive Diocesi, Organismi e Associazioni.
 
4. PRESIDENZA
 
La Commissione è presieduta dal Vescovo delegato regionale, che si avvale nella direzione dell’Incaricato regionale. Lo stesso Presidente cura i contatti con la Conferenza Episcopale Piemontese.
 
 
5. SEGRETERIA
 
Ha compiti esecutivi ed è formata dall’Incaricato regionale (sacerdote), dall’Incaricato laico (eletto dalla Commissione e confermato dalla C.E.P.), che rappresenteranno la Commissione nella Consulta nazionale, e da due membri della Commissione regionale eletti dalla stessa.
 
 
III. –ATTIVITA’
 
6. RIUNIONI
 
La Commissione si riunisce, su convocazione del Presidente e dell’Incaricato regionale, almeno tre volte l’anno.
 
La convocazione della Commissione deve essere effettuata con almeno 15 giorni di anticipo, salvo casi di urgenza, mediante lettere che contiene l’ordine del giorno dei lavori.
 
I membri della Commissione sono tenuti a motivare l’assenza. In caso contrario il problema sarà fatto presente all’Istituzione rappresentata.
 
 
7. OSSERVATORIO REGIONALE
 
Presso l’Ufficio è costituito l’Osservatorio (e Centro ricerche) Regionale (secondo le indicazioni di “Evangelizzare il sociale”, n. 86), che ha per oggetto lo studio sui problemi di competenza dell’Ufficio, sia a livello generale che attraverso gruppi di studio su problemi specifici.
 
E’ diretto da un responsabile in stretto collegamento con il Vescovo incaricato e con il Direttore dell’Ufficio ed è al servizio delle Attività regionali e di singole Diocesi per problemi omogenei.
 
 
8. VALORE DELLE PROPOSIZIONI DELLA COMMISSIONE
 
Le proposizioni della Commissione che intendono comunque offrire un contributo significativo e indicativo per la pastorale sociale e del lavoro, hanno valore non deliberativo ma consultivo.
 
 
9. COLLABORAZIONE ESTERNA
 
La Commissione può avvalersi della collaborazione di esperti in relazione ad argomenti che richiedono una specifica competenza.
 
 
10 PROGRAMMA
 
La Commissione elabora un programma annuale di attività.
 
11. INFORMAZIONI
 
Di ogni incontro di Commissione l’incaricato regionale invierà una sintesi:
 
* ai Vescovi della Conferenza Episcopale Piemontese
* al direttore dell’Ufficio Nazionale
* ai membri della Commissione
* ai responsabili della associazioni, movimenti e gruppi presenti nella Commissione.
 
 
 
12 FINANZIAMENTI
 
Le attività della Commissione regionale sono finanziate da un contributo della C.E.P. e da attività editoriali.
 
13. DISPOSIZIONI FINALI
 
Il presente Regolamento è valido “ad experimentum”, salvo tacita propria, fino a nuove disposizioni.
 
 
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(Edizione del 02.02.1993, contenente la modifica del punto n. 7 che definisce la costituzione dell’Osservatorio regionale. La modifica, proposta dalla Commissione, formulata da Don Fornero e don Lepori, è stata approvata da Mons. Charrier).
 
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