Vivere da cittadini sovrani il nostro territorio

 
“Non vedremo sbocciare dei santi finché non ci saremo costruiti dei giovani che vibrino di dolore e di fede pensando all’ingiustizia sociale”
don Lorenzo Milani
 
 
E’ compito di ogni comunità educare le persone all’impegno sociale e politico.  E come ci ricordano le parole di don Lorenzo Milani la santità passa anche dall’inquietudine che dovrebbe muovere le coscienze di tutti i cristiani quando si pensa alle ingiustizie.
 
Per questo motivo il 29 ottobre 2016 l’Arcidiocesi di Torino, attraverso l’azione della pastorale sociale e del lavoro, inaugura la VI edizione della Scuola di formazione all’impegno sociale e politico.
 
La proposta che verrà promossa nelle prossime settimane è frutto della sperimentazione vissuta lo scorso anno pastorale. Insieme all’équipe che coordina il percorso siamo convinti che sia più che mai necessario offrire spazi di formazione all’impegno sociale e politico e luoghi in cui le persone insieme possano crescere.
 
Pertanto il percorso ha l’ambizione di far maturare vere e proprie vocazioni di impegno rivolte  ad assumersi responsabilità sociali e politiche laddove le persone abitano e vivono, mediante un cammino formativo che accresce competenze, capacità relazionali e spirituali.
 
Il biennio di formazione è aperto a tutti coloro che desiderano intraprendere questo percorso di formazione. Non sono previsti test d’ingresso o limiti d’età. Pur riservando un’attenzione specifica per i giovani, la Scuola rimarrà spazio per un sano confronto intergenerazionale che, troppo spesso, fatica a trovare posto in diversi spazi del vivere sociale.
 
Il cammino seguirà un preciso itinerario formativo, composto da tre tappe che tra loro s’intrecceranno:
1.     FORMAZIONE (I Know). Per potersi impegnare serve dotarsi di conoscenze e strumenti idonei per poter interpretare la realtà. Queste capacità saranno sviluppate grazie all’apporto delle scienze umane e mediante il contributo di qualificate persone che aiuteranno i partecipanti a dotarsi di corrette chiavi interpretative.
2.      PARTECIPAZIONE (I care). La politica è arte pratica e via per la risoluzione concreta dei problemi sociali. Senza la dimensione pratica l’impegno politico non esiste. Pertanto nel cammino educativo, mediante laboratori e seminari, gli allievi incontreranno esperienze pratiche di impegno sociale e verrà chiesto loro di sperimentarsi in veri e proprio casi di studio.
3.       RESPONSABILITA’ (I take). Per potersi impegnare concretamente serve sporcarsi le mani e gettarsi dentro i problemi. La costruzione del progetto politico (un lavoro da svolgere nel biennio) vuole stimolare gli allievi a prender parte della vita del territorio da cui provengono e incitarli all’azione pratica.
 
Il percorso si snoderà quindi mediante quattro moduli di approfondimentostorico-politologicoeconomico e internazionale per ciò che riguarda il I anno; il secondo anno ci sarà l’esclusivo modulo di approfondimento sull’amministrazione locale.
 
Il percorso laboratoriale vedrà la costituzione di diversi workshop all’interno dei quali si chiederà agli allievi di sperimentarsi. Per il primo anno si proporranno tre workshop che avranno per oggetto la dottrina sociale della Chiesa, l’economia civile di mercato e la costruzione di un progetto socio-politico territoriale.  Per il secondo anno i workshop rientrano nel modulo “strumenti di partecipazione politica”.
 
Verrà peraltro fornito un attestato di partecipazione a coloro che frequenteranno almeno il 70% del corso.
 
A livello metodologico l’équipe che coordina la SFISP proverà ad integrare, nel corso del biennio, diversi strumenti: dal lavoro personale che prevede la lettura di materiali didattici al lavoro di gruppo che invece insiste sul confronto e sulla dialettica; dall’approfondimento spirituale alla lettura comune di alcuni brani dell’enciclica Laudato Si’.
 
Il tema che accompagnerà questo biennio e che integrerà l’intero cammino perviene proprio dagli stimoli che Papa Francesco ci dona: la cura della casa comune. La pratica della politica diviene quindi esercizio per prendersi cura delle persone che vivono e abitano con noi il territorio in cui quotidianamente lavoriamo. Bene comune, solidarietà e giustizia non sono solo principi fondamentali della dottrina sociale della Chiesa, ma vogliono essere l’ingrediente fondamentale per la sperimentazione di un’esperienza formativa che tenta di risvegliare le coscienze.
Prender parte alla vita sociale, lo ricorda bene Papa Francesco in diversi interventi, è anche un dovere per il cristiano!
 
La presentazione si terrà sabato 29 ottobre presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale – sezione di Torino in via XX settembre.
 
Saranno presenti Paolo Foglizzo, editorialista della rivista Aggiornamenti sociali e Ivan Vitali, socio fondatore e docente della Scuola di economia civile.
 
Seguiranno maggiori dettagli sul programma del 29 ottobre.
Per ulteriori informazioni scrivere all’indirizzo mail formazionesocialepolitica@diocesi.torino.it
o contattare l’Ufficio Pastorale Sociale e del Lavoro al numero 011.51.56.355.
Potete seguire le attività della Scuola anche attraverso i canali Facebook, Twitter e Youtube.
 
 Alessandro Svaluto Ferro
Vicedirettore PSL
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