Attività di sanificazione di edifici di culto e locali parrocchiali: suggerimenti

Di fronte all’epidemia, in questi giorni ci vengono segnalate proposte e azioni di “sanificazione” dei locali delle parrocchie. Ci permettiamo di darvi alcuni suggerimenti, onde evitare costi e anche danni ai beni custoditi nelle chiese, musei, locali parrocchiali.

  1. Le chiese sono aperte, ma frequentate in questo periodo, ovviamente, da poche persone. Il virus ha una vita di poche ore. Non esiste, di fatto, un pericolo di contagio latente, a meno di avvicinarsi a persone infette. Eventuali azioni di sanificazione generale sarebbero dunque inutili e dispendiose. Non fate usare assolutamente prodotti di pulizia o chimici su quadri, statue, oggetti sacri, e tanto meno aerosol o prodotti diffusi in aria. La normale pulizia, con una attenzione ai banchi e alle maniglie delle porte, è sufficiente a disinfettare gli ambienti.
  2. Anche gli altri locali della parrocchia sono molto meno usati. Attenzione piuttosto ai locali ancora molto frequentati, per le normali attività assistenziali. La Caritas e  le associazioni  che li gestiscono sono state ben informate sulle attenzioni da prestare nella organizzazione di questi servizi.  Anche qui: buon senso, pulizia quotidiana, più volte al giorno. Diffidate da azioni “forti”, che si fanno una-tantum, in quanto il contagio si combatte giorno dopo giorno con azioni e precauzioni semplici, da rispettare. Le azioni di “sanificazione”, o, meglio, di pulizia a fondo, vanno fatte esclusivamente dove abbia vissuto o lavorato una persona contagiata.

In ogni cosa lasciatevi guidare soprattutto dai vostri amici medici, che vi sapranno ben informare…

L’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici rimane a disposizione per ulteriori chiarimenti ed è reperibile via mail – arte@diocesi.torino.it

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