Atti Percorsi di secondo Welfare

Welfare, Lavoro e comunità.  Ciclo di formazione sull’evoluzione del Welfare

Nella scorsa primavera l’Ufficio Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Torino ha deciso di attenzionare il tema del welfare alla luce di due ragioni.

La prima è legata all’agorà del sociale; l’Arcivescovo di Torino Mons. Cesare Nosiglia per l’anno 2018 ha deciso di concentrare la sua attenzione e quella della Chiesa torinese sul fronte del welfare, invitando i soggetti civili ed ecclesiali a riflettere sul tema delle fragilità sociali.

La seconda motivazione è collegata al fatto che nelle comunità cristiane proliferano iniziative solidaristiche e di welfare locale che vale la pena scorgere, valorizzare e rendere sistematiche all’interno di un processo di lavoro che non sia improvvisato e dettato esclusivamente dalla buona volontà, ma sia qualificato, studiato e pensato. Il volontariato che nasce dal mondo cattolico è pertanto una risorsa preziosa che va valorizzato e sostenuto, ma senza che si autointerpreti come autosufficiente o, ancor peggio, titolato a risolvere da solo i problemi sociali. La crisi economica prima e quella del welfare (processi che arrivano da lontano) hanno proprio aiutato a capire come oggi sia impossibile, per tutti i soggetti del territorio (cooperazione, agenzie per il lavoro, scuola, famiglia, Stato, imprese, immaginarsi come i risolutori solitari dei drammi sociali che colpiscono le persone e i cittadini del nostro Paese.

La Chiesa torinese, legata ad una tradizione di attenzione vera e qualificata sulle problematiche sociali, è un attore pertanto importante per la sua capacità di produrre valore sociale e relazionale. Ma vale la pena sempre chiedersi quale innovazione apportare alle proprie progettualità, affinché davvero rispondano alle esigenze (mutate) delle persone e delle organizzazioni territoriali.

Bisogni sociali, innovazione, capacità di fare sistema tra volontariato e realtà civile sono quindi le parole chiave per un ripensamento di linee strategiche e di progettualità. Ad esempio, penso a tutta la grande esperienza più che ventennale dei servizi per il lavoro delle parrocchie (e coordinato dall’Ufficio Pastorale Sociale e del Lavoro), bisognosa di ripensarsi alla luce delle profonde trasformazioni legislative, tecnologiche, organizzative e culturali ancora in corso nel mondo del lavoro.

Alla luce di queste considerazioni, insieme a tanti amici e collaboratori della Pastorale Sociale, si è deciso di avviare un percorso di formazione e di studio attorno al rapporto che esiste tra welfare e lavoro, per conoscere e comprendere i fenomeni sociali che stiamo attraversando, le trasformazioni del mondo del lavoro, la crisi dell’intervento pubblico e le direttrici di sviluppo di altre iniziative di welfare.

in allegato trovate gli atti di questo percorso.

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