Presentazione del libro: Testimone e maestro di virtù. Il cammino cristiano di don Tonino Bello di mons. Domenico Cornacchia

Lunedì 28 novembre 2022 ore 20.45 al Collegio Artigianelli di Torino

L’Ufficio di Pastorale Sociale e del lavoro promuovo un incontro di presentazione  del  nuovo libro di monsignor Domenico Cornacchia:

Testimone e maestro di virtù. Il cammino cristiano di don Tonino Bello (Libreria Editrice Vaticana).

Si tratta di una dettagliata biografia spirituale che prende in esame la vita di don Tonino Bello, vescovo di Molfetta negli anni Ottanta, molto noto per il suo impegno convinto per la pace, per la sua spiritualità molto profonda, per il suo schierarsi a fianco di poveri e immigrati: un personaggio di Chiesa che papa Francesco ha dichiarato «venerabile».

Quella di monsignor Cornacchia, che di don Tonino è oggi il successore nella diocesi di Molfetta, è una biografia che indaga le varie virtù umane e cristiane: obbedienza, umiltà, povertà, castità, fortezza, temperanza, giustizia, carità, speranza e fede. Una ricostruzione della vita di don Tonino a tutto tondo, nella quale ci viene restituita la statura spirituale e umana di una delle figure più importanti e significative del cattolicesimo italiano del dopo-Concilio. Una figura alla quale più volte si è richiamato papa Francesco, che ha anche visitato la tomba di don Tonino Bello indicandolo come modello perché fu un cristiano capace «di farsi piccolo per essere vicino, di accorciare le distanze, di offrire una mano tesa».

Scrive monsignor Cornacchia: «La coerenza di don Tonino, ovvero nella sua unità profonda tra la vita e la professione di fede, costituisce il segreto, a mio avviso, del fascino che emana dalla sua figura. Un fascino che fa bene, che stimola a convertirsi, che esorta a guardare a lui come un modello, facendoci interrogare sul nostro modo di seguire Gesù». Un fascino che influenzò anche una personalità molto lontana dalla fede come l’allora presidente della Repubblica Sandro Pertini, che restò affascinato dal portamento semplice di don Tonino durante un incontro, chiedendogli il motivo della scelta di portare una croce pettorale di legno di ulivo.

Nel libro di Cornacchia sono descritti tutti i vari aspetti della personalità di don Tonino Bello: anzitutto, una fede cristiana salda, ancorata alla parola di Dio: «È stata il fulcro attorno a cui ruotò la sua vita e la forza che gli permise di realizzare pienamente la sua vocazione». Decisiva anche la pratica della carità, che don Tonino Bello intese come attestazione concreta della propria scelta di fede: il soccorso ai diseredati, l’accoglienza nella propria stessa casa episcopale di famiglie povere, l’aiuto notturno dato ai senza tetto, sono state tutte esemplificazioni concrete di una presa in carico del povero come volto concreto di Gesù.

Infine, la speranza come impegno operoso nelle questioni sociali del proprio tempo, anzitutto sul fronte della pace e del disarmo: memorabile la sua partecipazione alla marcia per la pace del 1992 a Sarajevo, città assediata. «L’impegno per la pace fu uno dei momenti di maggior notorietà, peraltro non cercata, di don Tonino Bello – afferma Cornacchia -. Quando organizzò la marcia a Sarajevo invitò tutti i monasteri e gli ammalati affinché pregassero per la buona riuscita dell’evento».

Per motivi organizzativi  iscrizione obbligatoria: https://www.diocesi.torino.it/socialeelavoro/incontro-di-presentazione-del-libro-testimone-e-maestro-di-virtu-il-cammino-cristiano-di-don-tonino-bello/

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