I riti d’ingresso

A partire da questa settimana la rubrica liturgica cambia stile e contenuto. Con un linguaggio semplice e divulgativo percorreremo passo dopo passo i diversi momenti della Messa. Questi piccoli approfondimenti potranno essere utilizzati per la formazione personale o comunitaria ed essere inseriti nel foglietto parrocchiale scaricandoli dallo sito diocesano Uno strumento semplice ed efficace per favorire la formazione della comunità cristiana all’autentico spirito della Riforma Liturgica del Concilio Vaticano II. 

 
 
Quando comincia la Messa?
A questa domanda qualcuno potrebbe rispondere: “Quando si entra in Chiesa”, oppure: “Quando inizia il canto di ingresso”. In parte è vero, ma questa è solo “una parte” della verità ….
La chiesa, infatti, ha un volto visibile ed uno invisibile. C’è il volto visibile della comunità che si raduna, che canta insieme e c’è il volto invisibile della chiesa che si riunisce perché una Mano la convoca e una voce la sospinge con “gemiti inesprimibili”.
Per comprendere questa duplice realtà può esserci di aiuto il vocabolario: il termine Chiesa, infatti, significa letteralmente convocata, invitata. La parola stessa, dunque, ci suggerisce la verità tutta intera: la chiesa esiste perché il Signore Gesù la chiama e la raduna. Questa verità appartiene a quella sfera misteriosa e indicibile della fede che non può essere dimostrata empiricamente, ma che il credente sperimenta quotidianamente. Può capitare, però, di dimenticarlo e di ridurre la Chiesa ad una semplice organizzazione o ad una riunione di ferventi sostenitori.
Un suggerimento: ravviviamo in noi il dono della chiamata che rende il passo più leggero e più intensa la risposta; grati, e non obbligati, per il dono dell’invito.
Alcuni atteggiamenti concreti possono aiutarci: la preparazione, la puntualità, l’ascolto del suono delle campane …
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