XI. La musica nel rito delle esequie

XI La musica nel rito delle esequie.

 
 
In base alla mia esperienza di organista liturgico ho avuto modo di constatare che la partecipazione dei fedeli ai riti della chiesa cattolica può essere intensificata grazie alla presenza del canto e della musica strumentale. L’utilizzo della musica e del canto in un rito importante e delicato come quello delle esequie merita sicuramente una attenta valutazione.
 
Un primo quesito che ci si potrebbe porre è se sia opportuno o meno intonare dei canti durante un funerale. Credo che l’utilizzo del canto nel corso del rito delle esequie può costituire un’importante opportunità volta a creare un sentimento di unità tra i fedeli sostenendo le persone colpite dal lutto e rendendo partecipe l’intera assemblea del loro dolore.
D’altra parte, avendo avuto modo di suonare a diversi funerali, ho dovuto purtroppo constatare quanto raramente accada che l’assemblea partecipi al canto. Durante i riti ai quali ho dato un contributo musicale, le poche volte in cui il celebrante non veniva lasciato solo ad intonare i canti era perché un gruppo di volontari appartenenti alla parrocchia aveva organizzato un piccolo coro per cercare di coinvolgere l’assemblea nel canto. Iniziativa sicuramente lodevole che purtroppo nei casi da me osservati non raggiunse i risultati sperati.
I motivi della mancata partecipazione potrebbero essere diversi: in primo luogo è possibile che i partecipanti semplicemente non conoscessero i canti proposti, oppure la condizione psicologica in cui si trovavano non consentiva loro di unirsi al canto. In queste situazioni, specialmente laddove non si dispone di un coro, sarebbe forse opportuno evitare la proposta del canto, per far sì che il celebrante non avverta il senso di solitudine conseguente alla mancata partecipazione ad esso da parte dell’assemblea proprio nel momento in cui l’aggregazione risulterebbe essere fondamentale.
 
In queste situazioni la risorsa della musica strumentale d’ascolto può soccorrerci.
La musica strumentale è una valida forma di commento al rito delle esequie che pur non accompagnando direttamente il fedele ad una partecipazione attiva al rito gli consente, senza averne quasi coscienza, di porsi nello stato d’animo adatto a fruire della funzione consolatoria del rito funebre.
Naturalmente la scelta dei brani è di fondamentale importanza.
A mio avviso è meglio evitare brani troppo legati all’idea «tradizionale» della musica funebre per evitare di aggravare una situazione emotiva già difficile da sostenere.
Pertanto mi permetto di suggerire a titolo orientativo i seguenti brani organistici correlati da brevi commenti:
 
J.S.Bach: Christ lag in Todesbanden BWV 625 – Il testo di questo corale dice «Cristo che era stato messo nelle fasce della morte è di nuovo risorto e ci ha portato la vita». L’atmosfera solenne e severa di questa composizione esprime con grande forza il tema della Resurrezione di cui tratta, può ben adattarsi all’ingresso del feretro in chiesa.
 
J. S. Bach: Ich ruf zu dir, Herr Jesu Christ BWV 639 – Questo corale, che potrebbe costituire un valido commento al momento dell’offertorio, è scritto in forma di trio. Il pedale viene trattato alla maniera tipica del continuo con ritmo ostinato a note ribattute. La mano sinistra accompagna avvalendosi di una figurazione violistica e la mano destra espone il corale con pochi ornamenti permettendoci di gustare la semplice bellezza di questa melodia il cui testo recita: «Signore! A te consegno il mio spirito. Mio Dio! Mio Dio! Non mi lasciare prendimi nelle tue mani. O vero Dio, liberami da ogni miseria nell’ultima ora».
 
J.S. Bach: Herzlich tut mich verlangen BWV 727 – Ardentemente anelo ad una beata fine, poichè io qui sono angustiato con tormenti e miserie; io debbo distogliere il mio piacere da questo malvagio mondo, aspirare all’eterna gioia o Gesù vieni presto! La bellissima melodia di «Herzlich tut mich verlangen» è sviluppata da Bach in «Solo» accompagnato. Questo significativo corale è presente nella «Passione secondo S. Matteo» e risulta suggestivo come sottofondo alla comunione.
 
Liebster Jesu, wir sind hier BWV 730 – O carissimo Gesù, noi ci troviamo qui per ascoltare la tua parola: conduci i sensi e il desiderio ai dolci insegnamenti celesti, cosicchè I cuori della terra siano attratti completamente a te. Si tratta di una delle elaborazioni «Bachiane» di questo suggestivo corale. La prima parte del brano viene armonizzata con «ritardi» che fanno riscoprire lati insospettati di questa semplice melodia. Nella seconda parte la melodia viene «ornata» per mezzo di abbellimenti e note di passaggio per poi tornare nel finale alla sua genuina semplicità.
Questo brano pur non riferendosi al tema della morte costituisce un ottima conclusione al rito funebre grazie al carattere sereno che lo contraddistingue.
 
 Marco LIMONE
 
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