KENYA – DON MAURO GAINO E DON BEPPE GOBBO NELLA PARROCCHIA SANTI INNOCENTI DI TASSIA - NAIROBI

Don Mauro Gaino e don Beppe Gobbo, missionari torinesi «fidei donum» a Nairobi, prestano il loro il servizio nella parrocchia loro affidata.
 
 
“Domenica 29 aprile è stata una giornata importante: Tassia è diventata parrocchia ed è stata davvero una bella festa. Andiamo per gradi, però. Il venerdì precedente alla domenica delle Palme finalmente abbiamo traslocato a Tassia, ed è stato davvero bello celebrare a tempo pieno la Settimana Santa e la Pasqua insieme alla nostra nuova comunità, che è piena di vita e di slancio, anche nella preghiera. E poi è arrivato il 29 aprile: il cardinale di Nairobi, John Njue, è venuto a dichiarare ufficialmente Tassia parrocchia dei Santi Innocenti. I giorni precedenti erano stati di intensa preparazione: i canti e le danze liturgiche, il trasferimento dei microfoni e di tutte le panche dalle vecchia chiesa di lamiera a quella nuova (in cui abbiamo celebrato la messa per la prima volta) e tante altre cose.
Dopo tante piogge, la domenica mattina è iniziata con una bella giornata di sole e la nuova chiesa era davvero gremita di persone (forse oltre 2000); la messa è durata circa 3 ore, più 1 oretta di discorsi finali, ma la gente era davvero festante (e qui la festa va celebrata con tutto il tempo necessario) ed anche il Cardinale, che con la sua predica spiritosa ma profonda ha insistito molto sull’importanza delle famiglie cristiane all’interno della parrocchia. Al termine c’è stato un piccolo rinfresco, solo per gli «ospiti d’onore», per dare da mangiare a tutti sarebbe servito davvero un piccolo miracolo.
Già, Tassia è parrocchia! Ed ora iniziano le sfide più o meno quotidiane: c’è da finire la chiesa e da costruire la casa parrocchiale, ma soprattutto da continuare a costruire una comunità cristiana che c’è già, è attiva e vivace, ma deve crescere nell’assumersi le sue responsabilità pastorali e sociali (citandone solo una per tutte, una maggiore attenzione ai poveri ed ai malati). Certo dovremo crescere insieme un po’ per volta, noi preti ed i nostri parrocchiani, e cercheremo di farlo serenamente.” (Testo tratto da «La Voce del Popolo» del 27 maggio 2012)
 
 
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