Carissimi docenti I.R.C.,
ci accingiamo ad iniziare un nuovo anno scolastico.
Vorrei lasciarmi condurre, in questo breve saluto, dai discepoli di Emmaus. Prima di essere maestri, siamo discepoli in cammino, uomini e donne che hanno vissuto domande, fatiche, speranze.
Come per i discepoli di Emmaus, ogni anno scolastico è esperienza di dubbio, ma anche d’incontro e di – speriamo – trasformazione.
L’esperienza della delusione è dietro l’angolo: riforme continue, difficoltà educative, mancanza di riconoscimento. Spesso ci chiediamo: ”ha ancora senso tutto questo”?
Siamo camminatori stanchi, come Cleopa e l’altro discepolo.
Continuiamo però a camminare perché siamo uomini e donne di speranza.
Come i discepoli di Emmaus, ogni anno scolastico ci chiama ad un cammino accanto agli alunni che ci sono stati affidati dalle famiglie, dalla scuola e dalla Chiesa.
Che il nuovo anno scolastico sia un camminare insieme.
Sia camminare accanto ai nostri alunni soprattutto se in difficoltà didattica, sociale, famigliare e personale.
Sia camminare senza giudicare accogliendo dubbi e frustrazioni ed in questo modo instaurare un rapporto di comprensione e di crescita.
Sia camminare e suscitare domande, farsi maestri di domande piuttosto che distributori di nozioni.
Sia camminare e leggere insieme a loro il mondo, trovare connessioni, significati, prospettive. Camminare per dare senso alla vita.
Sia camminare e “spezzare il pane con loro” creando condivisione, cura, relazione vera.
Sia camminare e capire il momento giusto per scomparire. L’obiettivo è dar loro autonomia e la possibilità di camminare da soli.
Sia un camminare insieme a Gesù.
È Lui solo che ci può far battere il cuore per segnarci il cammino, per farci cammino, per farsi cammino.
Buon cammino!
Stefano Capello
Delegato Arcivescovile per l’I.R.C.
Responsabile Pastorale Scolastica