Liturgia e pietà popolare: la benedizione ai cibi e bevande

In alcune località si è soliti compiere particolari riti di benedizione, per esempio dell’acqua, del pane, del vino, dell’olio, di altri cibi o cose che talora i fedeli portano a benedire a motivo di devozione, sia in occasione di una festa o di un tempo dell’anno liturgico, sia in onore della beata Vergine Maria o dei santi. Per questo motivo il libro del benedizionale prevede la possibilità di benedire alcuni cibi durante la celebrazione eucaristica, (solo nelle feste della beata vergine Maria e dei santi, o dove sussiste una tradizione popolare in cui i fedeli sono soliti partecipare alla Messa) o secondo il rito della benedizione.
 

RITO DI BENEDIZIONE AL PANE

Il pane, base del nutrimento quotidiano, è dono di Dio e frutto del lavoro. Sorgente di energia, oggetto di condivisione fraterna, il pane è l’emblema della tavola di famiglia. Nella preghiera che Cristo ci ha insegnato il pane compendia tutto ciò che è necessario all’esistenza umana ed è il segno del pane della vita offerto e spezzato per tutti. in ogni luogo la vicenda del pane, dalla semina del frumento all’agape familiare, è circondata di amorosa attenzione e di rispetto sacro. Nella cultura contadina si suole incidere una croce sulle grandi forme di pasta lievitata prima di cuocerle nel forno, oppure in particolari circostanze si benedicono piccoli pani da distribuire tra i membri di una comunità.

Il rito di benedizione prevede (Benedizionale p. 677 e ss):

INTRODUZIONE DEL MINISTRO (Sia benedetto il nome del Signore . Ora e sempre)

BREVE LETTURA DELLA SACRA SCRITTURA (Es 23,25; Is 58,10; 1 Cor 5,6-8; Mt 4,4; Mt 6,8-13; Mc ,6; Lc 1,47.53; Gv 6,26-27).

PREGHIERA DI BENEDIZIONE DEL PANE: Sii benedetto, Dio nostro Padre, creatore del cielo e della terra: nel pane quotidiano, tu ci doni un segno della tua bontà e l’alimento essenziale della tavola di famiglia. Stendi la tua mano su di noi e su questi pani e concedi a tutti i tuoi figli che abitano in ogni parte della terra il cibo necessario per il nutrimento del corpo e la tua parola di vita eterna. Per Cristo nostro Signore. Amen. 

CONCLUSIONE.

ALCUNI SUGGERIMENTI PASTORALI

Questo breve rito può essere celebrato in diverse circostanze della vita della comunità e dell’anno liturgico: in occasione della festa di un santo, nelle feste patronali, in un incontro di preghiera con le famiglie dei fanciulli e ragazzi, in una festa familiare, ecc. Esso è un rendimento di grazie per dono della vita che Dio continua ad elargire con abbondanza dando fecondità alla terra e nutrendo tutte le sue creature: Tu apri la tua mano e sazi la fame di ogni vivente (Salmo 144,16). Può essere celebrato come rito a se stante, seguendo lo schema riportato, oppure inserito nella celebrazione della Messa (dopo l’omelia e la preghiera dei fedeli si inserisce la preghiera di benedizione). Il pane da benedire potrebbe essere opportunamente portato dalle famiglie della comunità e deposto ai piedi dell’altare (è meglio evitare di collocarlo sulla mensa eucaristica!), per essere poi consumato. Il pane infatti, non è un elemento decorativo, da mostrare e poi far “sparire” in qualche angolo della sacrestia, è bene quindi che dopo il rito di benedizione sia riportato a casa per essere consumato nella mensa familiare, oppure può essere distribuito al termine del rito. In questo caso, però, evitiamo tutti quei gesti che potrebbero creare confusione tra il Pane eucaristico e il pane benedetto, come processioni, riti di distribuzione, canti eucaristici, ecc.

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