Battesimo degli adulti oggi

don Andrea Fontana

Battezzare un adulto non è come battezzare un neonato, non lo è mai stato. Per una serie di motivi. Innanzitutto, l’adulto ha già vissuto una vita, forse anche buona e onesta. Tuttavia, se vuole vivere la fede in Cristo, con scelta libera e consapevole, deve imparare e far proprio, in prima persona, uno stile evangelico di vita e una appartenenza reale alla comunità cristiana. Lo stesso “Rito per il Battesimo dei bambini”, come chiunque può constatare, si differenzia molto dal “Rito per l’Iniziazione cristiana degli adulti”.

C’è, infatti, una differenza rituale: il Battesimo degli adulti è un tirocinio di vita, segnato da tappe rituali, che scandiscono i progressi nella fede e nella conversione: sono soprattutto il Rito di Ammissione al catecumenato, il Rito di Elezione da parte del Vescovo, altri riti minori da compiere al “tempo opportuno”. Con gli adulti non si celebra solo il Battesimo, ma contemporaneamente anche la Confermazione e l’Eucaristia. Il Rito per i neonati, invece, si svolge tutto in mezz’ora.

C’è una differenza di percorso: con i neonati sono i genitori a fare un cammino di preparazione e di conseguenza accompagnano il figlio dopo il Battesimo sino a completare l’iniziazione cristiana con la Cresima e l’Eucaristia nell’età stabilita, mentre gli adulti fanno un percorso personale di conversione, abilitandosi alla vita cristiana prima dei Sacramenti e in un tempo successivo (mistagogia) inserendosi nella comunità.

C’è, infine, una diversità di ministro: mentre il Battesimo dei bambini può essere celebrato dal parroco o da un diacono, alle condizioni richieste dal Diritto canonico, quello degli adulti è riservato al Vescovo. Il Codice di Diritto Canonico afferma che “Il Battesimo degli adulti, per lo meno di coloro che hanno compiuto i quattordici anni, venga deferito al Vescovo diocesano, perché, se lo riterrà opportuno, lo amministri personalmente” (can. 863).

Nelle diocesi, quindi, esiste il “Servizio diocesano per il Catecumenato”, che ha ricevuto dal Vescovo l’incarico di accogliere le richieste dei parroci che presentano un adulto (dopo i 14 anni) che chiede di diventare cristiano. Il nostro “Servizio diocesano per il catecumenato”, con la missione affidataci dall’Arcivescovo, è composto da una piccola équipe e ha in programma ogni anno percorsi formativi,  destinati  agli accompagnatori dei catecumeni.

Infatti, il “Servizio diocesano” ha il compito di formare le coppie di cristiani o singoli cristiani che i parroci designano per accompagnare un adulto. Queste persone non solo hanno bisogno di conoscere il senso e il momento in cui celebrare i vari riti e quali sono le tappe del percorso per diventare cristiani, ma hanno soprattutto necessità di maturare una nuova visione dell’evangelizzazione. Devono, sostanzialmente, acquisire le modalità più efficaci per accompagnare a una vera conversione (At 2,38).

Il “Servizio diocesano”, inoltre, incontra i catecumeni in due Ritiri diocesani, sostiene con loro qualche colloquio e organizza il Rito dell’Elezione con il Vescovo. Il cammino segue “le norme e gli orientamenti” dei Vescovi della Conferenza Episcopale italiana che la nostra diocesi ha fatto propri. Con tutto ciò, purtroppo, nella nostra diocesi ogni anno 20/30 adulti vengono battezzati senza chiedere il permesso del Vescovo, senza celebrare insieme anche la Confermazione e l’Eucaristia, senza rispettare il percorso del “Rito per l’Iniziazione Cristiana degli adulti”.

Ricordo che, fino a pochi decenni fa, tutti coloro che frequentavano le parrocchie erano battezzati e avevano solo bisogno di essere formati alla coerenza cristiana, mentre ormai in Italia è in aumento la richiesta del Battesimo o della Cresima o di riavvicinamento alla fede da parte di adulti, perciò la nuova mentalità che dobbiamo acquisire è diversa dalla pastorale ordinaria di formazione degli adulti.

E, faccio anche presente che, nella Lettera pastorale di quest’anno, l’Arcivescovo sottolinea la necessità di evangelizzare gli adulti prima di formarli. Per fare questo, invita tutti a ispirarsi agli itinerari catecumenali con le varie tappe, con gli appositi riti, con la conversione della vita e facendo fare esperienza di comunità.

Perciò, la formazione che la nostra diocesi propone può essere utile a chi si occupa nelle parrocchie di corsi in vista del Matrimonio, della Cresima degli adulti, ecc.

Sul sito della Diocesi, alla voce “Uffici – Servizio diocesano per il catecumenato” sono reperibili i moduli di iscrizione e le date degli incontri dei corsi, che iniziano già nel prossimo mese di ottobre. Occorre iscriversi, telefonando o mandando una mail. Anche le parrocchie che non hanno ancora catecumeni possono mandare qualcuno a formarsi in vista di prossime richieste.

Per chi fosse incerto sulle cose da fare, può scriverci una mail catecumenato@diocesi.torino.it; oppure telefonare dalle 9.00 alle 12.00 chiedendo della sig.ra Monica Cusino, coordinatrice della formazione, o di don Andrea Fontana, responsabile del “Servizio diocesano” (0115156342/343/344).

don Andrea Fontana

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