Domenica delle Palme

La domenica delle palme e della passione del Signore apre la Settimana Santa che culmina nel Triduo Pasquale, vertice dell’anno liturgico. Il messale è carico di indicazioni da considerare con attenzione pastorale per offrire una celebrazione espressiva, adatta, insieme vivace e raccolta attorno al mistero. In tutte le messe si fa memoria dell’ingresso del Signore a Gerusalemme secondo le tre forme previste: la solenne processione al canto dell’osanna portando rami di palma o di olivo, l’ingresso solenne nel caso di impossibilità della processione fuori della chiesa e l’ingresso semplice.

Alcuni suggerimenti per i canti (i numeri dei canti citati sono dell’ultima edizione del repertorio regionale “Nella Casa del Padre”).

Al radunarsi dei fedeli e al giungere dei ministri (prime due forme) possono essere indicati gli Osanna tratti da: 315, 316, 319, 320 e 322 o anche i canti 91 (Sal 23), 106 (Sal 46) o 132 (Sal 121); inoltre segnaliamo la versione musicata dell’antifona propria “Sei giorni prima della Pasqua” (Repertorio Nazionale 63); l’Osanna può essere ripetuto prima e dopo il Vangelo dell’ingresso del Signore. Per la processione esterna/interna si può scegliere tra i salmi sopra indicati (propri) o le acclamazioni 274 o i canti 682, 683, 616; non è invece da scegliere la versione di Osanna al Figlio di David 455 per l’evidente attinenza ad altro tempo liturgico.

Per il salmo responsoriale sono disponibili (e accessibili!) due versioni con ritornello proprio: 86 e 87; di quest’ultima esiste anche un’armonizzazione molto suggestiva per 4 voci dispari: sarebbe, dunque il coro a proporre il salmo, con il ritornello ripetuto dall’assemblea. Per l’acclamazione al Vangelo: 285 con il versetto proprio (come sul repertorio), 279, oppure 275.

Per la lettura della Passione, quest’anno secondo Marco, può essere indicato intervenire (Mc 14,25; 14,42; 14,65; 15,27; 15,47) con brevi e sobri ritornelli cantati, per es. 427 e 429; esiste anche un canto costruito in modo da servire opportunamente questa Parola (F. Rainoldi, Per la lettura della Passione, in MeA 2/1998); in modo analogo si può pensare di scegliere, sempre con molta attenzione e insieme alla commissione liturgica parrocchiale, alcune strofe di canti particolarmente adatti, segnaliamo per es. 813: ai versetti sopra indicati, rispettivamente le strofe 1; 2; 4; 6; 10. Alla Lettura della Passione secondo Giovanni, il Venerdì Santo, si potrà invece utilizzare il canto Dolce Signore reperibile sui vecchi repertori o nella edizione Nella Casa del Padre per cori (44): strofe 1 (Gv 18,14); 4 (18,32); 2 (19,5); 3 (19,16); 5 (19,30); 1 (19,42).

Per la liturgia eucaristica, è bene non tralasciare il canto dell’anmnesi (328-331) e dell’amen alla dossologia. Per i canti di comunione si può scegliere tra: 500 (con versetti propri della domenica delle palme), 506, 510, 511, 512, 513, 514, 516, 524, 704. Accanto ai consigli per i canti, è doveroso richiamare all’importante e insostituibile dimensione del silenzio. Senz’altro, dunque si preferirà sciogliere l’assemblea in silenzio.

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